Firenze I-III secolo

Della fondazione di Firenze abbiamo accennato in più articoli, alcuni con delle indicazioni storiche, altri solo con delle mappe evolutive. Qua sotto alcuni link.

La nascita di Firenze

Lo sviluppo urbano di Firenze in sette topografie

Nella realtà gli insediamenti abitati erano presenti già in epoca preistorica ma non era Firenze.

Un nucleo etrusco aveva già fondato Fiesole (Vipsul) ed era già fortificato. Un altro nucleo etrusco si sviluppò alle pendici di Fiesole non era organizzato come Fiesole e non circoscritto da mura. Questo nucleo è stato forse il primo riferibile a Firenze. Lo stesso nome Firenze crea confusione nell’etimologia. Il fatto che il nome possa derivare dal latino “Florentes” usato dal villaggio etrusco ad indicare “rigogliosa pianura” porta a pensare che Firenze sia nata da quel villaggio. Da Florentes a Florentia il passo è breve. Anche l’ipotesi che derivi dal termine latino Birenz che indica “terra fra le acque” può presupporre che il nome sia di genesi etrusca.

Marte: Musei Capitolini

Come accennato nell’articolo “I quartieri fiorentini” si può presupporre che la fusione etrusca e romana sia lo step successivo all’evoluzione fiorentina attraverso la nascita della colonia romana alla confluenza fra Arno e Mugnone, circa nel 59 a.c. La nascita del vero primo nucleo organizzato socialmente e strutturalmente di Firenze, creato per i veterani dell’esercito, forse anche per esercitare un controllo della vicina Fiesole. Il suo primo patrono fu infatti il dio della guerra Marte.

Da questo nasce l’ipotesi che il nome Florentia derivi da “città di Flora” in quanto la fondazione romana è avvenuta durante i Floralia cioè i giochi in onore di Flora, dal latino floris cioè fiore, l’antica divinità romana della fioritura primaverile.

In un caso o negli altri l’evoluzione di Florentia è stata poi Fiorenza ed in fine Firenze.

Il nucleo fortificato romano era rettangolare, chiuso da 1800 metri di mura, strutturato secondo lo schema classico con strade perpendicolari di cui due principali confluenti in una piazza centrale detta Urbis del forum (oggi Piazza della Repubblica) e che terminavano alle quattro porte. Furono costruiti gli argini al Mugnone e all’Arno e nel 120 circa fu costruito il primo ponte sull’Arno, più o meno nella sede attuale del Ponte Vecchio, punto più stretto del fiume e probabilmente già usato dagli etruschi come guado mediante un traghetto.

Museo di Firenze com’era. Plastico Florentia.

L’interno della città di Florentia si sviluppò con la costruzione dell’acquedotto, a partire da Monte Morello, del foro, delle terme, di un anfiteatro e un teatro. Esternamente si sviluppò sull’Arno il porto fluviale che permetteva la navigabilità fino alla foce e nell’area di Peretola si svilupparono le coltivazioni.

Testimonianze del periodo romano sono evidenti in talune parti della città, come via Torta dove risiedeva l’anfiteatro, la via segue appunto il perimetro circolare dell’anfiteatro nel suo sviluppo e nelle case medioevali sorte in seguito si ritrovano i laterizi primogeniti romani. Non solo, i tanti lavori archeologici o meno fatti nel tempo hanno portato alla luce importanti testimonianza del periodo romano come i bagni capitolini o il sistema refluo delle acque scure. Ne è esempio il restauro della Torre della Pagliazza che ha portato alla luce un centro termale sottostante.

Chiesa di Santa Felicita subito oltre il Ponte Vecchio di la’ d’Arno.

Nel frattempo si espandevano le comunità limitrofe alla città e una delle più popolose era quella che si sviluppava al di la dell’Arno. La comunità era composta prevalentemente da mercanti siriaci, greci e anatolici ed ad opera di queste comunità cominciò l’introduzione del cristianesimo nell’area fiorentina. Questa introduzione cristiana è documentata da antichissime lapidi rinvenute presso la chiesa di Santa Felicita. Questo fa pensare che la chiesa di Santa Felicita, in origine eretta circa alla fine del IV secolo possa essere la prima chiesa in area fiorentina, all’epoca fuori dalle mura, e dedicata ad una santa il cui culto era soprattutto nel Mediterraneo orientale. Taluni sostengono che sia San Lorenzo la prima chiesa fiorentina consacrata nel 393 e fondata da Sant’Ambrogio anch’essa fuori dalle mura fiorentine e eretta, si pensa, su una necropoli cristiana.

Fu dopo la sconfitta di Radagaiso, a capo degli Ostrogoti, nella battaglia di Fiesole, poi catturato e ucciso nei pressi di Firenze, che cominciò a tramontare la venerazione verso Marte in favore del culto cristiano in particolare verso San Giovanni Battista, il santo a cui le preghiere erano state rivolte durante la battaglia e soddisfatte ottenendo la vittoria.

Il periodo etrusco – romano è andato avanti sino a circa l’anno 500.

Jacopo Cioni

Firenze nel tempo: l’inizio etrusco-romano
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6 pensieri su “Firenze nel tempo: l’inizio etrusco-romano

  • 18 Novembre 2022 alle 9:27
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    Sei sicuro che il generale barbaro citato sia Randasio e non Radagaiso, come si racconta nella storia di Santa Reparata?

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  • 7 Febbraio 2017 alle 20:46
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    Ciao…nel rifacimento della pavimentazione di piazza signoria..furono trovati dei resti di antiche costruzioni…..di tutto questo non ho saputo piu niente….ne sai qualcosa??? molto interessante tutto cio`che hai scritto… qualcosa anche io la sapevo…tu sei stato molto bravo nel ricostruire tutto…..👍

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    • 8 Febbraio 2017 alle 0:21
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      Ciao

      Grazie. No non ne so molto, potrebbe essere un ottimo articolo da sviluppare.

      Jak

      Rispondi
  • 6 Febbraio 2017 alle 12:05
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    Firenze ed i Fiorentini hanno tracciato in modo indelebile il carattere degli Italiani. Dapprima erano sassate tra Guelfi (papalini) e Ghibellini (imperiali). Poi, quando i Guelfi vincono, questi si dividono in Bianchi e Neri. Insomma, l’italiano non e’ fatto per unirsi, ma per dividersi.

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    • 6 Febbraio 2017 alle 15:45
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      ehehehehhehe Si Enrico, ma quello vien dopo… qui siamo agli inizi… Comunque è vero, non so se sono i fiorentini ad aver insegnato il sistema di dividersi sempre e comunque, ma comunque sia gli italiani lo hanno metabolizzato bene.

      Jak

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