Via della Mosca: nome curioso, per una strada. Ma a Firenze di nomi curiosi ne abbiamo a bizzeffe!
Con tutta probabilità il nome trae origine dall’insegna di un’osteria, mentre il nome più antico, via de’ Bagnesi, faceva evidente riferimento alle case e alla torre che questa antica famiglia possedeva lungo via de’ Neri e forse anche lungo questo breve tracciato.
Nel Cinquecento prese il nome di via de’ Soldani, in relazione al palazzo che ancora ne segna l’angolo con via de’ Neri. 

In questa strada viveva una bellissima ragazza, dolce, sensibile e buona. A suo servizio teneva una strega, la quale aveva una figlia, coetanea della padrona ed altrettanto bella, di cui era molto orgogliosa. La figlia della strega però, pur essendo bellissima, aveva lo stesso carattere della madre, era dura di cuore e profondamente gelosa.

Quando la fanciulla buona si innamorò di un bellissimo cavaliere, la serva, non sopportando di vedere tanta felicità, ricorse alle sue arti di fattucchiera e con una pozione riuscì a stordire la fanciulla, trasformandola poi in una mosca, usando per farlo una spazzola fatata .
Fece però tutto troppo affrettatamente: il sortilegio, per avere effetti duraturi, richiedeva che la cute della vittima venisse graffiata, tanto da riuscire a bagnare i denti della spazzola con un po’ di sangue.
La strega, nella foga di realizzare il suo perfido incantesimo, non si sincerò di essere riuscita a graffiare la cute della ragazza, e questo fece sì che la ragazza si trasformasse non in mosca, bensì in uno splendido moscone dorato capace, tra un ronzio e l’altro, anche di parlare.
In questo modo riuscì a salvarsi, perchè sia il fidanzato che i genitori, notarono quello straordinario insetto e dopo un po’ riuscirono anche a capire quel che diceva.
Per la strega questa fu la fine. Venne presa, legata ad un tavolo e torturata fin quando non rivelò la formula per annullare il maleficio. La fanciulla tornò così ad essere quella di prima, mentre la strega e la figlia vennero pettinate a dovere e divennero mosche. Ancora oggi, folli di rabbia per essere cadute vittime del loro stesso sortilegio, ronzano incessantemente per Via della Mosca.

Gabriella Bazzani
La leggenda di Via della Mosca.
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