Contrariamente a quanto affermavano i latini con il motto “vestis virum reddit” (è il vestito che fa l’uomo), l’adagio “l’abito non fa il monaco” si è diffuso sempre più anche oltre i confini italici, assumendo un’interpretazione del tutto diversa.
Nel Medio Evo infatti, la maggior parte dei viaggiatori era costituita da monaci che, al termine di una lunga giornata di cammino, venivano sempre accolti e rispettati in virtù e per riguardo all’abito che portavano. A volte però capitava che alcuni malviventi si travestissero da monaci per approfittare delle opportunità e dei vantaggi che l’abito offriva.
Per questo motivo ancora oggi l’espressione “l’abito non fa il monaco” rimane un monito e anche un invito a diffidare delle apparenze, talvolta ingannevoli, ogni volta che si vuole giudicare una persona, esprimendo sul suo conto valutazioni troppo precipitose e superficiali. Le persone infatti non sono e non si rivelano sempre come appaiono a prima vista.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
L’abito non fa il monaco.
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