Se qualcuno andasse a vedere la cartella clinica del sor David si accorgerebbe che fra ‘spedali e riabilitazioni il nostro amico fiorentino ne ha passate di tutti i colori e di bue ne ha avute diverse. L’incredibile non è la quantità di volte che il sor David è stato ricoverato, ma le cause di tante bue subite dal 1500 ad oggi.

Sin da quando è arrivato a Firenze da Carrara è stato visitato da vari professoroni e tutti hanno certificato la sua salute cagionevole. Nessuno volle rilasciare un certificato di sana e robusta costituzione nonostante da tutti fosse chiamato “il gigante”. Solo il sor Michelangelo decise di prendersene cura.

La prima volta che approdò presso uno ‘spedale fu nel 1504. Il fatto accadde mentre si stava trasferendo dal reparto di ostetricia alla sua sede definitiva in piazza della Signoria. Pensate, aveva appena abbandonato il reparto, probabilmente presso lo ‘spedale al Tempio, e già necessitava di tornarci. Un tumulto di fiorentinacci, forse scontenti del David, forse scontenti della sede scelta, lo presero a sassate. Per fortuna era protetto dalle impalcature, ma nonostante questo una sassata raggiunse la schiena e fu medicato in ‘spedale per una ferita lacero contusa, messo sotto impacchi e fasciato a dovere.

Dopo qualche anno, nel 1512, durante un temporale, il sor David fu colpito da una saetta; per fortuna la scarica centrò il basamento e non lui in persona, ma a parte il grande spavento, qualche cronaca dell’epoca riporta che lo trovarono bianco come un cencio, si evidenziò che aveva delle caviglie molto fragili ed un altro evento del genere poteva essere disastroso. Fu curato sul posto dal cerusico condotto solo per qualche lieve ustione.

Nel 1527 il sor David fu ricoverato presso lo IOT nel reparto di traumatologia per una frattura del braccio sinistro. Le lastre evidenziarono le fratture in tre punti diversi e fu prontamente ingessato. Quaranta giorni e poi la riabilitazione e tutto questo a causa degli scontri fra i repubblichini e i sodali dei Medici sostenuti dai soldati. Nella realtà non si è mai capito il David con chi si era schierato se con i Medici o a favore della Repubblica, ma ha avuto la sua dose di legnate. Qualcuno sostiene che era schierato per i repubblichini e ne è testimonianza il fatto che diversi soldati dei Medici erano stati centrati in mezzo alla fronte da una sassata.

Nel 1813 si verifico un altro trauma che lo costrinse nuovamente a rivolgersi al reparto di traumatologia. Si racconta che per scommessa stava facendo ditino di ferro con Ercole e sembra che Caco gli fece gambetto. La perdita di equilibrio procurò la frattura del dito medio della mano destra. Di nuovo allo IOT fu ingessato.

Nel 1843 il sor David si accorse che a forza di permanere in piazza Signoria la pioggia e la polvere lo avevano sporcato sin troppo. Chiamò allora Aristodemo Costoli per un bagno caldo e massaggio annesso. Il Costoli però decise di adottare metodi bruschi e in piena incoscienza intervenne con acido cloridrico spazzolato a metallo. Ora, una qualunque casalinga che ha un piano di marmo sa che l’uso dell’acido non è proprio il sistema migliore per pulire la superficie. Il risultato furono una serie di ustioni della pelle e il ricovero presso Santa Maria Nuova fu necessario. All’epoca il trapianto epidermico non era ancora stato scoperto e la degenza fu lunga e con notevoli rischi di infezione, per fortuna andò bene, ma il danno era stato fatto e le cicatrici permangono ancora oggi.

Nel 1851 un altro evento tragico comportò la visita dal cerusico, sembra che durante la notte il nostro colosso si sia alzato per andare in bagno. Nella realtà si era messo ad urinare nella vasca del Nettuno che si sveglio urlando e il sor David per lo spavento sbatte con violenza il mignolino del piede destro contro il basamento della vasca. A chi non è successo? Un dolore atroce che è ricordato ancora oggi sia da Cosimo I ma addirittura da Ferdinando I, testuali le sue parole:” Cacciò un urlo che manca poco cascavo da cavallo, l’ha sentito tutta Firenze”.

Nel 1873, dopo 30 anni dall’ustione diffusa, Il sor David decise di trasferirsi al chiuso. Dopo varie ricerche trovò un buon affitto ad equo canone presso la Galleria dell’Accademia. Era sicuramente il posto migliore dove soggiornare, l’alternativa era un monolocale alla giapponese tutto diaccio e umido. Il trasferimento fu quanto mai impegnativo dato che per lui era davvero dura farla tutta a piedi da piazza della Signoria a via Ricasoli considerando le sue caviglie fragili. Tutto andò bene ed arrivato a destinazione si approfitto per un bel bagno turco e una ripulita generale.

Nel 1991, mentre due turiste giapponesi litigavano con due italiane sulla dimensione del lillo successe un altro episodio increscioso. Il motivo della discussione fra le giapponesi e le italiane era che le prime sostenevano che il lillo aveva dimensioni normali, anzi grandicelle, mentre le seconde sostenevano che per l’Italia l’era considerato piccolino. Lo stesso David mostrava segni di nervosismo, era l’ennesima discussione che verteva sul lillo e nessuno che si accorgeva dei suoi occhi azzurri. Insomma tutti gli astanti erano distratti dalla discussione altamente filosofica che nessuno si accorse di un deficiente (non esiste altra locuzione) che si scagliò contro il piede sinistro amputando l’alluce. Per fortuna il CTO ha uno dei migliori reparti di microchirurgia in Italia e con pazienza e svariate ore di intervento fu chirurgicamente riattaccato. Si racconta che ancora oggi, quando cambia il tempo, l’alluce gli fa male.

Infine nel 2014, a causa di continui dolori lamentati dal sor David, lo stesso si è deciso a fare un tomografia total body ed infatti si sono evidenziate alcune fratture nella parte inferiore delle gambe. Sembra che queste fratture siano dovute all’inclinazione del colosso e potrebbero, nel tempo, mettere in pericolo la sua integrità. Sarebbe opportuno trovare una soluzione quanto prima. Lo stesso David ha dichiarato recentemente:” Non voglio finire su una sedia a rotelle, anche Firenze che figura ci farebbe a mostrami cosi prostrato!”.

Fra il faceto e il vero.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Tutte le bue del David.
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2 pensieri su “Tutte le bue del David.

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