Una leggenda narra che Firenze, venne fondata dai Legionari di Gaio Giulio Cesare, con il nome augurale di Florentia, verso la metà del primo secolo a.c. La terra sulla quale sarebbe sorta, fu divisa come tradizione romana dal Decumano e
Via delle Conce.
In via delle Conce, nella zona di Santa Croce, si trovavano gli stabilimenti in cui venivano conciate le pelli, ed è facile immaginare il fetore che emanava da questi fabbricati. Qui avevano bottega i conciatori di pelle veri e propri,
Il Badalone.
A Firenze, nel 1400, l’Arno era importantissimo anche come via d’acqua, sulla quale si faceva viaggiare qualsiasi tipo di merce, compreso il legname che proveniva dal Casentino e il marmo, che arrivava da Carrara. L’unico problema che si poteva riscontrare,
La burla al gobbo Trafredi.
Villa Petraia, nel XVII secolo, era di proprietà di Don Lorenzo de’ Medici, il settimo figlio del Granduca Ferdinando I. Don Lorenzo aveva dato incarico a Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, di dipingere il cortile della villa; il Volterrano dipinse
Il mistero delle vasche del Poggio Imperiale.
Tempo fa ho visitato Villa La Quiete in cui, tra l’altro, ci sono gli appartamenti dell’Elettrice Palatina. Le stanze di questo appartamento attualmente visibili sono due, e sono le camere di rappresentanza, dove l’Elettrice riceveva visite e dove sembra sia
Il leone fiorentino è di origine egiziana?
Se andiamo a vedere le possibili spiegazioni del perchè il leone è simbolo di Firenze ritroviamo sopratutto spiegazioni dovute ad una scelta legata al bel felino come rappresentate del potere popolare. Allo stesso tempo il nome del nostro Marzocco, o
L’amore vince sempre: Ginevra degli Almieri.
Una triste vicenda di amore e morte anche se ebbe un finale che avrebbe legato per sempre due innamorati, una storia del cui esito sarebbe parlato per sempre nella città di Firenze. Alla fine del XIV secolo, forse nell’anno 1396,
Tuaca, “scippato” dagli americani!
Succede spesso che un’idea o un prodotto si sviluppi in italia e poi qualcuno se lo accaparri all’estero, possiamo vedere quante industrie italiane sono passate di mano grazie alla globalizzazione e una volta passate di mano sono state trasferite all’estero.
La fonte della fata Morgana.
In Via di Fattucchia nella campagna del Comune di Bagno a Ripoli sulle pendici dell’omonimo colle si trova un suggestivo Ninfeo. “La Fonte della Fata Morgana” detta popolarmente “La Casina delle Fate”. Nella seconda metà del 1500 Bernardo Vecchietti della
Da un dipinto di Fabio Borbottoni, due fantasmi urbanistici.
La Porta di Camaldoli è una presenza enigmatica già per come viene rappresentata nel dipinto di Fabio Borbottoni a lei dedicato. Era una porta e quindi era un punto di collegamento tra il dentro ed il fuori della grande cinta
La leggenda di Fontelucente.
Tanto tempo fa, nel territorio dove in seguito sorsero Fiesole e Firenze, c’erano soltanto poche capanne di pastori e cacciatori, circondate da prati e fitte boscaglie. La leggenda di Fontelucente vuole che in quei tempi il colle di Fiesole fosse
Grano grano non carbonchiare. Filastrocca fiorentina per l’ultimo giorno di Carnevale.
Lo sappiamo tutti che certe tradizioni derivano, oggettivamente, da conoscenze e credenze contadine. In parte sono usanze che nascono da aspetti pratici della vita contadina, un modo per ricordarsi cosa fare e quando e per tramandare le conoscenze ai nuovi.