Prendeva il suo nome dal Podestà Rubaconte da Mandello, che lo fece costruire tra il 1235 e il 1237. Si trattava di una struttura a nove arcate, ed era il ponte più lungo e antico di Firenze, anche più di Ponte Vecchio, la cui attuale struttura risale al 1345.

Delle nove arcate iniziali, due vennero chiuse nel 1347 per ampliare piazza dei Mozzi e, quando nell’ottocento vennero costruiti i lungarni, un’altra arcata sparì per far posto a questi.

La caratteristica principale del ponte Rubaconte era la presenza sulle sue pigne di diverse casette di legno. In massima parte si trattava di tabernacoli, che poi vennero trasformati in cappelle, romitori e botteghe, che vennero abbattute negli anni 1873/74 per l’allargamento del ponte stesso.

Due di questi edifici furono noti per essere stati all’origine di altrettanti monasteri femminili. A sinistra, venendo da via de’ Benci, sorgeva prima la Madonna delle Grazie costruita dagli Alberti nel sec. XIV e ritenuta miracolosa e oggetto di devozione popolare; sul pilone vicino, dallo stesso lato, la cappellina e il piccolissimo convento dove avevano vissuto dal 1390 al 1424 le monache dell’Annunziata dette le Murate; sul seguente, l’oratorio di S. Caterina e, in fondo, l’oratorio di S. Maria della Carità vicino al quale vissero le Romite del Ponte. Dalla parte opposta, sul quarto pilone a destra, la Madonna del Soccorso.

Nella cella delle «murate» visse, sin dal 1320, una piccola comunità di monache di clausura trasferite poi nel Quattrocento nel monastero omonimo in via Ghibellina.

In seguito, parte di questi oratori furono convertiti o sostituiti da semplici casette o botteghe. Nei disegni dei particolari, si può notare la casetta costruita sul primo pilone dalla parte di Piazza de’ Mozzi e la scaletta che serviva a scendere sul greto del fiume.

Osservando attentamente le immagini, si possono riconoscere i Tiratoi e la Porticciuola d’Arno, purtroppo demoliti. Sotto l’arco di destra si intravede il bagno detto de’ Lemmi, vicino alle Mulina dei Renai, e in lontananza, sotto l’arco posto a sinistra, le torri della Zecca Vecchia e della Giustizia.

Altre immagini del ponte.

Gabriella Bazzani
Il ponte di Rubaconte o Ponte alle Grazie

Un pensiero su “Il ponte di Rubaconte o Ponte alle Grazie

  • 14 Settembre 2021 alle 16:20
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    Peccato che il Ponte alle Grazie nella sua antica realtà non sia giunto fino a noi (come ii Ponte Vecchio) per me questo Ponte con le sue caratteristiche casette era veramente affascinante !!!!

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