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Giuseppe Povia

Esistono vari tipi di cantanti. Quelli commerciali, che cantano canzonette orecchiabili senza un reale contenuto, i finti impegnati, che cantano argomenti di attualità ma senza poi crederci dimostrandosi fuffa, quelli eletti, che qualsiasi cosa cantino sono dei mostri sacri per convenzione politica, ed infine ci sono i cantanti che uniscono cuore e cervello, i veri cantautori, i soli che ci mettono la faccia per il solo motivo che credono in quello che fanno e spesso lo pagano in prima persona. Uno di questi è Giuseppe Povia. Questa la sua pagina Facebook.

Giuseppe Povia canta la realtà politica ed economica e riesce a farlo con incredibile arguzia e contemporaneamente con maestria musicale. Le sue canzoni come “Chi Comanda il Mondo” ti entrano nel cervello e se il cervello non lo tieni in maniera off lascia il segno.

Il 10 novembre terrà un concerto a Firenze, ma di questo parleremo dopo, adesso qualche domanda.

FlorenceCity: Salve Giuseppe, la prima domanda è scontata. Perchè Povia ha scelto la strada difficile? Ovvero, fare due canzoncine tormentone per un artista come te sarebbe facile e di sicuro successo, cantare le verità economiche che ci distruggono ti rende attaccabile e isolabile da chi non vuole che si parli di certi argomenti. Una scelta difficile la tua, come è maturata?

Giuseppe Povia: Non ho scelto la strada difficile, ho scelto la strada che mi appassiona, che mi incuriosisce, che mi stimola e nella quale credo. Parlare di temi sociali, di finanza, di economia e di diritti è una cosa che non fa nessuno oggi perchè non conviene. Mi sono accorto invece che la gente ha sempre più voglia di sentir parlare/cantare di certi temi, basta farlo in modo semplice e comprensibile. Se mi attaccano? Mi difendo, come ho sempre fatto. Buono siì, scemo no.

FC: Quante pressioni, ritorsioni, hai subito per la scelta fatta?

GP: Tante e in continuazione. Di alcune non ne parlo. Di altre, c’è chi mi dice “canta senza trattare temi sociali o politici” o chi mi dice che “sono un disinformatore”. Ecco queste persone sono inconsapevolmente coloro che hanno dato carta bianca a chi ci gestisce per svenderci alla finanza internazionale. Un popolo rincoglionito fa comodo al potere. Mi sto accorgendo però che grazie a molti giuristi ed economisti che seguo e con i quali faccio convegni, tante persone si stanno avvicinando a questi temi. Io ci metto le canzoni, traduco in musica ciò che dicono i “tecnici”.

FC: Parlando di musica, qual’è il brano del tuo CD doppio “NuovoContrordineMondiale” che ti è venuto di getto? E quale quello che ami di più?

GP: A questa domanda non so mai rispondere perchè l’impegno c’è per ogni canzone. Per me non esistono brani per “riempire” il disco. C’è un filo logico in tutte le 19 canzoni.

FC: Parliamo del tuo tour. Ho visto che conta 24 date in tutta Italia; non solo locali e concerti ma anche a Canale Italia, incontri a tema. Sei impegnatissimo ma nonostante questo sei sempre molto disponibile, dove trovi tutta questa energia?

GP: E’ la passione che muove le cose e l’amore per quelle cose ti dà la forza di realizzarle. Grazie a Dio.

FC: Vivi a Firenze, questo è un sito web fiorentino, cosa ti ha fatto scegliere questa città? L’amore per l’amore o l’amore per la città?

GP: Abito a Firenze dal 2000, ho 2 bambine bellissime Emma e Amelia e la loro mamma è stupenda, Teresa. Poi Firenze per me è la città più bella del mondo a un passo da tutto e a misura di persona. Ci sono venuto perchè il mio più grande produttore si chiamava Giancarlo Bigazzi, il genio della canzone italiana.

FC: Veniamo al concerto fiorentino, questa sotto c’è la locandina e questo è l’evento su facebook: 10 novembre Firenze . Che serata devono aspettarsi i fiorentini?

GP: Una serata di musica che promuove un disco molto pop (NuovoContrordineMondiale) che tratta in modo sia ironico che serio, temi di finanza, economia, sociale. Di certo un Povia 2.0.

Se nel mondo esiste ancora la curiosità, consiglio a chi sta leggendo in questo momento, di lasciare da parte i pregiudizi e venire.

L’Italia è distrutta sia culturalmente che finanziariamente e ascoltare canzoni che trattano anche questi argomenti non accade tutti giorni, anzi questo è l’unico disco in Italia che lo fa. Mi autoproduco e il disco è sovrano, nel senso che è solo mio, nessuna multinazionale (per scelta), no Itunes o altri portali. Solo spedizione via posta ordinandolo a ufficiostampa@povia.net o acquistabile in concerto. Avrò la mia chitarra e farò qualche canzone con la base ma solo per far sentire il suono del disco per il quale ho impiegato 4 anni per realizzarlo.

Ciao a tutti, #invertiamolarotta

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Jacopo Cioni
Jacopo Cioni
Intervista a Giuseppe Povia
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2 pensieri su “Intervista a Giuseppe Povia

  • 6 Novembre 2016 alle 9:13
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    Grande Povia, ho acquistato il suo doppio CD NCM, e da maggio 2016 è diventato il mio CD preferito, per via delle parole dirette e sincere, che arrivano al cuore, e si sintonizzano con il cervello. Unica la capacità di Povia di sintetizzare in una canzone argomenti complessi e delicati. Poi ho acquistato anche parte della sua discografia, ed ho riscoperto la stessa armonia, coraggio, sensibilità ed intelligenza, che diventano impegno sociale. Unico nel genere musicale

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