In uno scorso articolo si è parlato dello studio fotografico dei Fratelli Alinari, ma un altro studio fotografico è diventato molto famoso a Firenze. Si tratta dello studio fotografico Locchi, situato nel cuore di Firenze, divenuto un’icona nel mondo della fotografia grazie a una combinazione di talento, innovazione e passione per l’arte visiva.
Nel 1924 il fotografo Tullio Locchi, che si era già distinto come fotoreporter di guerra ed anche come fotografo ufficiale della famiglia reale, volle aprire un suo studio fotografico nel cuore della città di Firenze. Fu aperto in piazza Vittorio Emanuele, attuale Piazza della Repubblica.
Dopo la prematura morte di Tulio Locchi nel 1926 fu la moglie a decidere le sorti dello studio e in maniera lungimirante ne affidò le redini a Silvano Corcos.
In un periodo in cui la fotografia era in piena evoluzione lo studio Locchi ha introdotto tecniche avanzate distinguendosi nell’evoluzione della tecnica ma rimanendo fedele alla qualità dell’immagine. Sotto la direzione di Corcos il laboratorio ha rapidamente guadagnato una reputazione internazionale. Nel bum dell’attività lo studio arrivò a contare fino a trenta fotografi tra dipendenti e collaboratori esterni.
Lo studio Locchi ha attratto una clientela variegata, che spaziava da nobili a intellettuali, da artisti a personaggi famosi e al contempo, si è distinto tra gli eventi mondani e quelli sportivi, senza mai tralasciare la “visione” di una città in evoluzione come Firenze.
Lo studio è sempre rimasto legato alla famiglia Corcos. A Silvano si sono succeduti la figlia Deanna Crocos con il marito Giampaolo Ghilardi, a sua volta riconosciuto e apprezzato fotoreporter. Alla scomparsa di quest’ultimo nel 2015, si è impegnata nel preservare ed ampliare la collezione la figlia Erika.
Oggi infatti la collezione dello studio Locchi si è arricchita acquisendo altre collezioni tra cui l’Archivio Italfotogieffe, l’Archivio Foto Levi e l’Archivio Bazzechi, raggiungendo un archivio con all’attivo oltre 5.000.000 di immagini.
Attualmente lo Studio Locchi si è trasferito in Via del corso 21r.

O ragazzi, ma i verbo “prillare” ? È fiorentino giusto? “Icche ttu stai li a prillare?” Cioe quando una persona sta li ferma, senza far niente…
Qui la risposta: https://www.florencecity.it/le-domande-dei-fiorentini-curiosi-parte-8/
Guarda, da italiano so da anni che sul dizionario Zingarelli era presente il verbo “prillare” col significato di “girare su se stessi. 😊
Alla T manca TATTARILLO poi si può chiudere!!!Ghivido💜🔝😉
Salve, personalmente mai sentita, ci spiega cosa significa?