Parte quarta
Alcune fondate dal Gran Barone Ugo di Toscana

Chiesa e monastero di San Michele Arcangelo alla Verruca – Vicopisano – Pisa
I resti di questo edificio religioso appartengono alla chiesa e al monastero dedicato a San Michele Arcangelo alla Verruca sui monti pisani vicino ad una fortezza pisana e risalgono al tempo dell’insediamento dei Benedettini. Una tradizione leggendaria racconta che prima della fine dell’anno mille, venne fondato dal Marchese Ugo II di Toscana, tra il secolo X e la metà dell’XI, al posto di una precedente chiesa intitolata a Sant’Angelo di cui si hanno notizie dall’VIII secolo, appartenuta ai Conti Aldobrandeschi signori di quei luoghi. Questa fondazione ci fu dopo che il Marchese ebbe una visione mistica avuta durante una caccia nei boschi del Mugello, quando sorpreso da un violento temporale si rifugiò in una grotta. Quello che vide lo sconvolse e lo convinse per salvare la sua anima a fondare nei suoi possedimenti sette Badie.
In origine era sottoposta alla Abbazia di San Salvatore a Sesto, della cui protezione si liberò alla fine dell’XI secolo. Nel XII secolo la Verruca venne abitata dai monaci Camaldolesi, con i quali possedette molti territori. Subentrarono poi i monaci cistercensi e alla fine vi si insediarono gli Agostiniani. Dalla metà del XIII i possedimenti diminuirono, finché nel XIV secolo il cenobio verrucano abbandonò questo edificio religioso per trasferirsi a Pisa nella chiesa di Sant’Ermete d’Orticaia. Il complesso monastico venne abbandonato e distrutto dai fiorentini durante la guerra contro Pisa nel 1431.
Abbazia di San Lorenzo Martire a Coltibuono – Gaiole in Chianti – Siena –
Questa Abbazia si trova nel Piviere San Pietro in Avenano nel comune di Gaiole in Chianti in Provincia di Siena. Venne fondata nel 1049 dai Firidolfi ramo dell’antica nobile famiglia Ricasoli. Il nome Firidolfi deriva dai figli di Ridolfo Ricasoli. Anni dopo la badia venne donata a Giovanni Gualberto fondatore dell’ordine Vallombrosano. Una bolla di Papa Pasquale II del 1115 ne conferma il possesso a quei monaci, in una lettera all’Abate Generale dell’ordine; Adimaro e in un atto di Corrado di Scheiern Marchese di Toscana del 1122. Al massimo del suo splendore era il più importante cenobio vallombrosano, nel momento della sua massima ricchezza controllò l’antica Badia Ardenga nella Val d’Orcia senese fondata dalla famiglia di origine francese; Ranieri, l’Abbazia di Spineta sorta nell’anno 1085 con il nonme Abbazia Vallombrosana della Santissima Trinità di Spineto (nome derivato dalla pianta Spinum) e il Monastero di San Jacopo a Siena.
La Repubblica Fiorentina la prese sotto la sua protezione nel 1239. In seguito insieme alla Badia a Passignano venne data in “commenda ecclesiastica” (deriva dal latino medioevale “commendare”, cioè dare in affidamento) ad un laico o a titolare di un altro beneficio, in questo caso il Cardinale Giovanni de’ Medici futuro Papa Leone X. In occasione della nascita nel 1810 del re di Roma Francesco Napoleone figlio di Napoleone Bonaparte con i relativi festeggiamenti, venne decretata l’espulsione dei monaci Vallombrosani. Con la soppressione l’Abbazia venne venduta ai privati, la chiesa divenne una semplice parrocchia.
