In via delle Conce, nella zona di Santa Croce, si trovavano gli stabilimenti in cui venivano conciate le pelli, ed è facile immaginare il fetore che emanava da questi fabbricati. Qui avevano bottega i conciatori di pelle veri e propri, che erano detti “pelacani”, e coloro che lavoravano le pelli più fini, che si chiamavano “bucciai” (NdR: infatti prima la via si chiamava via dei Pelacani).

Questa zona era abitata dai ceti operai più umili, che qui lavoravano, nei vari opifici.

Le Conce erano dei grandi stanzoni, dove per conciare le pelli veniva usata urina in grande quantità. Si trattava di una delle zone più maleodoranti e malsane di tutta Firenze e ben poca gente aveva il coraggio di portarsi nei pressi, se non per motivi commerciali. Ma tutte le medaglie hanno un rovescio…

Quando a Firenze scoppiò un’epidemia di peste, successe un fatto a dir poco curioso.

La gente, che fino a quel momento aveva scansato la zona delle Conce a causa del suo tremendo fetore, per lo stesso identico motivo cominciò a frequentarla assiduamente! Nel momento della tragedia, in città si diffuse la diceria che, proprio a causa dell’odore nauseabondo, l’intera zona delle Conce fosse immune dalla pandemia. Avvenne così uno sviluppo residenziale della zona, molti fiorentini vi acquistarono abitazioni ed ancora più cittadini affittarono case nel rione.

Non è dato sapere se coloro che si erano trasferiti lì si siano salvati dalla peste o meno… Di sicuro, sono rimasti vittime dell’odore “pestilenziale”.

Gabriella Bazzani

Via delle Conce.
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2 pensieri su “Via delle Conce.

  • 30 Giugno 2019 alle 18:03
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    Grazie! Con questi piacevolissimi articoli vengo a conoscenza di tante cose della Firenze del passato.
    ( una mia parente fa Cognome :Pelacani, ci eravamo sempre chiesti da dove potesse derivare)

    Grazia Barbieri

    Rispondi
  • 29 Giugno 2019 alle 15:45
    Permalink

    Sono nato in via de’Macci angolo via de conciatori. E’ vero quando si passava da via delle conce si vedevano i mucchi di pelli negli stanzoni. Oltre tutto vi era un deposito ASNU .

    Rispondi

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