Prima parte
Nel settembre 1260 i Guelfi fiorentini sentendosi forti, insieme ai loro loro alleati al comando di Iacopino Rangoni da Modena, per il mancato rispetto dei patti stipulati nel 1255 con i senesi, nei quali si impegnavano a non accogliere i banditi da Firenze (ospitarono invece i fuorusciti fiorentini, di Montepulciano e di Montalcino), questo fu il pretesto per muover l’Oste contro l’odiata Siena, batterla e sottometterla definitivamente.
Purtroppo in questa battaglia i fiorentini patirono la peggior sconfitta mai subita. Quando giunse in città la dolorosa notizia della sconfitta dell’esercito fiorentino, tutte le famiglie in città e nel contado, ebbero un famigliare morto o fatto prigioniero. I pianti salirono verso i cielo riempiendo la città di dolore. I capi della parte Guelfa rimasti in Firenze rimasero sbigottiti per l’inattesa sconfitta del loro esercito, che assommava a quasi 30.000 unità fra fanti e cavalieri. Preoccupati per l’imminente ritorno degli esiliati con i temuti cavalieri tedeschi, le sicure vendette nei loro confronti, decisero di uscire da Firenze e andare a rifugiarsi nella fedele Lucca.
L’otto settembre 1260, le principali case guelfe e i loro simpatizzanti partirono per l’esilio.
Dal Sesto di Oltrarno partirono notabili e popolani. Questi i nobili: Rossi, Nerli, alcuni dei Mannelli, i Bardi, i Mozzi, i Frescobaldi; i popolani: Canigiani, Magli, Machiavelli, Belfredelli, Orciolini, Aglioni, Rinuccini, Barbadori, Battimanni, Soderini, Malduri, Ammirati.
Dal Sesto di San Pier Scheraggio i nobili: Gherardini, Lucardesi, Cavalcanti, Bagnesi, Pulci, Guidalotti, Malispini, Foraboschi, Manieri, da Quona, Sacchetti e i Compiobbesi; i popolani: Magalotti, Mancini, Bucelli, della Vitella.
Dal Sesto di Borgo i nobili: Buondelmonti, Scali, Spini, Gianfigliazzi, Giandonati, Bostichi, Altoviti, Ciampali, Baldovinetti.
Dal Sesto di San Brancazio i nobili: Tornaquinci, Vecchietti, alcuni della famiglia Pigli, Minerbetti, Becchenugi, Bordoni e altri.
Dal Sesto di Porta del Duomo i nobili: Tosinghi, Arrigucci, Agli, Sizii, Marignolli, Ser Brunetto Latini e familiari.
Dal Sesto di Porta San Piero i nobili: Adimari, Pazzi, Visdomini, una parte della famiglia Donati, della famiglia Scolari rimasero i della Bella, Carri, Ghiberti, Guidalotti di Balla, Mazzocchi, Uccellini e Boccatonde.
Altri nobili e popolani da tutti i Sesti partirono per l’esilio.

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