La chiesa di Orsanmichele a Firenze, l’antica San Michele in Orto, era in origine una loggia di mercatanzia poi in seguito innalzata di due piani e adattata a deposito del grano della Repubblica Fiorentina.
Il Magistrato dell’Abbondanza era l’autorità preposta all’assegnazione della quantità di grano a ciascun fornaio per fare il pane. Questa operazione veniva effettuata tramite lo “spiano”, che consisteva nello spianare al massimo la superficie dei moggi interamente riempiti di grano per calcolarne l’esatta quantità prevista.
Quando il Magistrato decideva di assegnare ai fornai la massima dose di grano, allora si procedeva a misurare il frumento “a tutto spiano” per consegnarne la quantità consentita. In questo modo si permetteva ai fornai di svolgere il proprio lavoro a pieno regime, cioè “a tutto spiano”.
Da allora viene comunemente usato questo modo di dire con il significato di: fino al massimo, il più possibile, senza limite, senza interruzione.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
A tutto spiano

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