Nella Firenze medievale gli uomini introdussero l’usanza di coprirsi le gambe, il bacino e anche il sedere con una calzamaglia piuttosto aderente, sorretta da un nastro che veniva legato alla vita e che faceva le funzioni del moderno elastico pur non avendone la stessa resistenza.
A volte si poteva assistere a innocenti quanto grossolani scherzi dei ragazzi di strada, che si divertivano ad abbassare repentinamente la calzamaglia agli inermi passanti lasciandoli sbigottiti e con il sedere nudo!
Se scoprire le natiche di qualcuno all’improvviso era un’inevitabile causa di umiliazione, d’altro lato era indubbiamente anche un sinonimo di presa in giro, canzonatura, derisione.
Per questo motivo ha avuto origine il detto “prendere per il culo” che ha preso in seguito il significato di burlarsi, prendersi gioco, ingannare.
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Prendere per il culo

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