Ecco la terza triade delle domande dei fiorentini curiosi.

Per cortesia sarebbe possibile sapere quanti fiorini prestarono l’arte del cambio al re d’Inghilterra per finanziare la guerra contro la Francia, e quanto è il valore attuale del fiorino. Complimenti per il vostro sito.
Grazie Alessandro Boretti

Il Villani nelle sue storie indica, per i Bardi ed i Peruzzi, un credito stimato in rispettivamente 900.000 e 600.000 Fiorini, e lo definisce un prestito “che valea un reame” Quindi il prestito totale fatto da Bardi e Peruzzi al re d’Inghilterra ammontava circa a 1.500.000 fiorini d’oro, equivalenti a circa 5.310 K d’oro. Considerando che l’oro oggi si aggira sui 43 euro al grammo, il debito può essere attualizzato in una cifra di circa 228 milioni di euro!

Buona sera, sono un architetto della provincia di Catania e da tempo sto lavorando ad una pubblicazione relativa ad un pittore contemporaneo, mio concittadino ma vissuto a Firenze. Ho letto molti suoi articoli su florencecity e volevo chiederle se riuscisse a togliermi un dubbio circa alcuni affreschi di questo pittore, Angelo La Naia. Su un articolo pubblicato in Arte Cristiana del 1922, si parla di affreschi realizzati nel 1912 raffiguranti scene di guerra. Si legge nell’articolo che questi si trovano nella chiesa di San Giuseppe e furono realizzati per volontà del parroco dell’epoca, D’Indico. In chiesa non c’è traccia ed il sagrestano mi ha detto che forse si trovano nell’oratorio de’ Neri. Ecco che mi sono ritrovata nel suo articolo ma da ciò che ho capito, ci sono affreschi del 1928 e quelli che cerco io non ci sono. Se le mandassi le foto, mi saprebbe dire se per caso li ha mai visti? Grazie, Vanessa.

Salve. L’oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio ha un solo affresco, parete di fondo, che risale al 1928 ed è una celebrazione della Confraternita voluta dal parroco di allora della vicina chiesa di S. Giuseppe, Mons. Luigi d’Indico. Nella chiesa di San Giuseppe è presente un solo affresco di Angelo La Naia ed è nella prima cappella di sinistra entrando. Si tratta della canonizzazione di Bernadette Soubirous e risale al 1933/34.  Purtroppo dato che San Giuseppe è sotto la diocesi di Sant’Ambrogio è aperta solo per la messa del sabato e della domenica e chi la gestisce non sembra molto disponibile a far valutare altre aree che non siano la chiesa.

“Mi ricordo che mia madre, per indicare una donna di malaffare (prostituta), diceva: quella è una drusiana. Posso sapere da dove deriva questo nome?”

Non abbiamo trovato molto in merito, solo l’etimologia e niente più. Druṡiana s. f. [dal nome proprio Drusiana, personaggio dei poemi cavallereschi Bovo d’Antona e I Reali di Francia], tosc. – Donna sciatta o di facili costumi: cenato ch’egli ebbe, se n’andò a letto con una sua drusiana. (Aretino).

Queste le seconde tre domande e risposte giunte in redazione, hanno contribuito:
Gabriella Bazzani, Alberto Chiarugi, Enrico Bartocci. Jacopo Cioni.

Chiunque desideri porre una domanda può leggere qui: https://www.florencecity.it/le-curiosita-dei-fiorentini-fate-le-vostre-domande/

Le curiosità dei fiorentini, terza triade
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