Meme di Zulu 56

Tra le diverse e improbabili cause che hanno dato origine a questo singolare e sarcastico modo di dire, quella che sembra più plausibile viene fatta risalire all’epoca del Granducato di Toscana.
In quel periodo il Granduca aveva messo una tassa sul mangime per gli animali e ogni giorno, nei mercati del bestiame, si ripeteva l’operazione per calcolare l’imposta da pagare sulla base del peso del foraggio. Ora succedeva che nei giorni di pioggia la merce si inzuppava e si appesantiva notevolmente, aumentando così la gabella da pagare al momento della pesatura.
A quel punto venditori e acquirenti, infuriati per l’imprevisto, non si preoccupavano minimamente nel mandare al diavolo gli esattori del Granduca al grido di “piove, governo ladro!”.
Con il passare del tempo, l’espressione è diventata una bonaria (ma non troppo) parodia che viene usata contro il potere precostituito, colpevole di essere la causa di tutti i mali possibili e immaginabili, pioggia compresa! 
(da “ADAGI CON BRIO” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Piove governo ladro.
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