![[cml_media_alt id='990']scarpe-piedi[/cml_media_alt]](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_lossy,ret_img,w_200,h_236/https://www.florencecity.it/wp-content/uploads/2016/12/scarpe-piedi-254x300.jpg)
Nell’antichità non erano molte le persone che si potevano permettere un bel paio di scarpe nuove o di stivaletti ai piedi. I lavori artigianali dei mastri calzaiuoli erano pressoché perfetti ma al tempo stesso risultavano cari e alla portata solo delle persone benestanti.
Per questo motivo i poveri e i meno abbienti dovettero escogitare delle soluzioni alternative ma al tempo stesso geniali: si dipingevano le scarpe ai piedi!
Forse non rimediavano all’aspetto essenziale del problema, ma quanto meno risolvevano almeno apparentemente quello esteriore.
Da questa singolare operazione deriva l’espressione “calzare a pennello” per indicare qualcosa talmente perfetta che… sembra quasi dipinta addosso!
(da ADAGI MA NON TROPPO di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
![[cml_media_alt id='769']Franco Ciarleglio[/cml_media_alt]](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_lossy,ret_img,w_150,h_150/https://www.florencecity.it/wp-content/uploads/2016/10/Franco-Ciarleglio-150x150.jpg)