Tito Maccio Plauto scriveva in una sua commedia: “nam qui dormiunt libenter, sine lucro et cum malo quiescunt”, (poiché coloro che dormono troppo bene riposano senza profitto e in malo modo).
Il motto latino si è trasformato nel moderno “chi dorme non piglia pesci”, il cui significato è che nella vita oziando e senza fatica non si ottiene nulla. Bisogna fare sempre le cose sul serio e con impegno altrimenti non c’è un altro modo per ottenere quello che si desidera.
Il proverbio prende come esempio il pescatore che infatti deve essere sempre attento, senza distrarsi o ancor peggio addormentarsi, se vuol riuscire a catturare il pesce quando abbocca.
Molto affine a questo adagio appare il motto “ per non dormire” che la famiglia fiorentina Bartolini Salimbeni ostentava per dimostrare di aver accumulato ricchezze proprio per “non aver troppo dormito” (per approfondimenti si rimanda a “Il Canto dei Bischeri” e/o “Lo Struscio Fiorentino“, stesso autore, stesso editore).
(da “Adagi allegri andanti di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Chi dorme non piglia pesci.

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