Una serie di articoli e interviste molto impossibili del raccoglitore di notizie, Bastiano detto “mosca” di Bindaccio Cenci, viaggiatore del tempo.

Oggi Messer Filippo villani mi ha chiamato al suo banco di lavoro. Mi deve informare di un suo progetto molto impossibile.

Filip: Bastiano, grazie a te le notizie che tu hai raccolto in città, per la “Nuova Cronica Cittadina”, sono richieste da molti dei miei clienti. Ho dovuto assumere uno scrivano, che produce una copia la settimana della mia “Cronica”, esclusivamente per loro.
Tramite un mago indovino di Firenze, tale Messere Lorenzo di Cante de’ Rossi, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un mago e indovino francese certo Nostradamus, capace di viaggiare nel tempo passato e nel futuro. Oh pregato Messer Lorenzo di mettersi in contatto con lui, e di farlo giungere di persona nel suo laboratorio. Dobbiamo fare tutto questo di nascosto alla Signoria, rischiamo l’accusa di stregoneria e finire sul rogo.

Bast: Vorrei saper cosa debbo fare! E come farà a spedirmi nel futuro e a farmi tornare nel presente.
Filip: Non lo so neanche io. Quando sarai arrivato nel futuro, sarai sempre nella nostra città. Devi muoverti con attenzione, non devi dire a nessuno da dove vieni, devi agire nell’ombra, e non farti scoprire dai Birri, rischi anche nel futuro l’accusa di magia nera, e la tortura e infine il rogo.
Ho atteso con trepidazione l’incontro con il mago Nostradamus. Sarà capace di farmi andare nel futuro e tornare nel presente? Riuscirò a tornare al mio lavoro, alla mia casa, e dalla mia famiglia? Speriamo!
Il giorno tanto atteso è arrivato! Appena sono giunto alla bottega di Messer Filippo, sono stato invitato a raggiungerlo, è arrivato il Mago francese! La stanza di Messer Filippo è buia, rischiarata malamente da una candela accesa. Messer Filippo mi invita ad entrare. Al suo banco è seduto un tizio, vestito con abiti mai visti. Deduco sia il Mago francese. Un altro uomo sconosciuto, è in piedi accanto al mio padrone.
Sono molto impressionato. Nostradamus mi squadra da capo a piedi. I suoi occhi neri, sembrano fiammeggiare mentre mi guarda. Un brivido mi corre per la schiena. Ha finito di guardarmi, si rivolge a Messer Lorenzo, dice due parole in latino e poi con un fiorentino maccheronico con parole francesi dice: Messer Lorenzo, le garcon mi da fiducia per lo nostro experimento. Dimani esser moi da vous alla votre maison, per expedizione. Oui?
Lore: Bastiano devi venire da me al mio laboratorio in Calìmala domani mattina dopo l’Ave Maria, con carta e carboncini, sarai spedito nel futuro dove raccoglierai notizie! Non parlare con nessuno.
Filip: Questa volta diverrò famosissimo! E se farai bene il tuo lavoro, ti aumenterò la paga!
Bast: Sono o non sono chiamato “mosca”, e come la mosca ficcherò il naso da per tutto.
Il gran giorno è arrivato, stavolta debbo essere più bravo delle altre volte. Quando sarò nel futuro dovrò tenere nascosta la mia provenienza. Al laboratorio di Messer Lorenzo è tutto pronto. La bottega è una spezieria, ci sono le erbe per tutte le malattie. Mi fanno entrare nel retrobottega. Ci sono Messer Filippo, Messer Lorenzo, e Nostradamus.
Il mago francese e vestito tutto di nero. Sulle spalle ha un mantello azzurro con tante stelle, lungo fino ai piedi e in testa ha una calotta azzurra con le stelle. In terra ha disegnato una stella ad otto punte, su ogni vertice c’è una candela accesa.
Nostr: Bastiano se tu vuolez entrè comincia. Entrez nella stella, non spengere candela oui?
Sono entrato nella stella incoraggiato da Messer Filippo e Lorenzo. Ma ho tanta paura! Messer Lorenzo mi ha detto che mi troverò in campagna a due miglia dalle mura di Firenze, in un posto chiamato Rovezzano. Con i soldi che mi hanno consegnato dovrò comprare senza perder tempo un cavallo in una mascalcia per arrivare in città. Quando avrò raccolto notizie, debbo ritornare nel punto dove sono arrivato e da dove ripartirò! Ho un dubbio che mi rende titubante, come farò a tornare nel mio tempo?
Lore: Nostradamus ha detto che passerai diversi giorni forse mesi, o anni nel futuro, ma in realtà starai via solo qualche giorno. Lui ti lascerà un segnale nella Spezieria del nostro gancio. Dovrai tornare a Rovezzano senza perdere tempo. Il varco in cui il mago ti farà rientrare nel nostro tempo, rimarrà aperto per poche ore, se non farai in fretta rischierai di rimanere per sempre nel futuro.
Lore: Dimenticavo di dirti che quando entrerai in Firenze, dalla Porta alla Croce al Gorgo, dovrai andare alla Spezieria di Madonna Drusilla di Neri dei Bonci in Calimala, nel futuro. Gestisce questa bottega, è famosa fra la popolazione come produttrice di filtri d’amore, veleni che non lasciano traccia, e fatture. Sarà lei a mettersi in contatto con noi e dirci che hai adempiuto il tuo compito. Ora va! Buon Viaggio!
Nostradamus comincia a dire in una lingua a me strana. Sono delle parole che lui legge in un “Tomo” antico. Adesso ha alzato il tono della voce, le parole sono più veloci. Mi gira la testa o forse la stanza non capisco bene. Le parole magiche sono urlate sempre più! Si alza una nebbiolina leggera e …….. eccomi nel futuro in un campo dove un contadino sta arando.
Non mi ha degnato di uno sguardo. Mi incammino verso le case che intravedo in lontananza. Ho trovato la mascalcia, il maniscalco è alla forgia, sta lavorando una barra di ferro per farne una spada.
Bast: Buon giorno maniscalco. Vorrei acquistare un cavallo con buoni garretti, debbo arrivare a Firenze prima della chiusura delle porte.
Manis: Ho quello che fa per lei. Ecco un morello con il vento nei garretti. Costa molto, ma ne vale la pena! Lo fornisco di sella, finimenti, gualdrappa, e speroni. Sono 15 fiorini. Se volesse rivendermelo sono pronto a riprenderlo.
Ho pagato l’acquisto del cavallo, è una bestia che vale la spesa che ho fatto! Sono giunto alle mura di Firenze, riesco a superare il posto di guardia della Porta alla Croce al Gorgo e ad addentrarmi in città. Sono arrivato in Calimala, chiedo ad un passante se sa indicarmi la Spezieria di Drusilla Bonci, e grazie alle sue indicazioni arrivo a destinazione.
Il mio aggancio è una bella donna sulla quarantina, alta mora, con degli occhi neri che mi scrutano profondamente.
Drus: Voi siete colui che aspetto? Un nostro conoscente vi ha inviato da me. Per l’alloggio non si deve preoccupare, dormirà in un giaciglio nella stanza dove tengo le erbe, e i libri di medicina ed erboristeria. Non parli con nessuno di quello che avviene in questa bottega, se lo farete finirò al rogo, e voi rimarrete per sempre nel futuro.
Bast: Sono Bastiano Cenci e vengo dal 1400, lavoro per Messere Filippo Villani come “bardotto” del suo banco di mercanzia, e a tempo perso raccolgo notizie per la “Nuova Cronica Cittadina”. Dove posso alloggiare il cavallo?
Drus: Piacere Bastiano, vi troverete bene qui da me. Per il cavallo non vi preoccupate, ho un piccolo giardino, ci starà bene.
La mattina dopo mi alzo faccio un lavaggio veloce, mi metto i miei vestiti. Dovrò comprarmene altri di questa epoca. Vado nel giardinetto, do da bere e da mangiare al cavallo e passando dalla Spezieria per uscire saluto Drusilla. Sta armeggiando tra i suoi alambicchi, non mi vede passare. Sono in strada. E’ una bellissima giornata di primavera, vado verso Mercato Vecchio. Farò colazione e inizierò a guardare le persone intente a fare acquisti e a sentire i loro discorsi.

Fine prima parte.

Alberto Chiarugi
Interviste impossibili: Cosimo, Francesco e Ferdinando De’ Medici, 1° parte

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