Prima parte: Trasporti pubblici a Firenze alla fine dell’Ottocento
Gli inizi del nuovo secolo vedono notevoli cambiamenti nella gestione del trasporto urbano: nel gennaio 1906 fu approntata la nuova convenzione per la gestione dell’intero servizio della rete comunale fra il Comune di Firenze e la “Società dei tranvai fiorentini per l’esercizio di nuove linee” (una società internazionale detta anche la “Belga”), contestualmente il Comune di Firenze stabilì di sostituire le linee di omnibus con linee tranviarie e, sotto la spinta delle crescenti rivendicazioni sociali, vennero emessi biglietti ridotti per gli operai.
Intanto l’industria automobilistica italiana era in continua crescita e sarebbe ben presto divenuta protagonista anche dei trasporti pubblici: nel 1913 venne istituito in via sperimentale un servizio di autobus fra Piazza Vittorio Emanuele e viale Petrarca. Alla fine della Prima guerra mondiale nasce la SITA (Società Italiana Trasporti Automobilistici), emanazione della FIAT, cui il comune si rivolgerà mettendo definitivamente in crisi la “Società Belga”.
Nel 1935 Comune e FIAT costituiscono in compartecipazione la STU (Servizio Tranviario Urbano) che assume tutte le concessioni delle linee di trasporto dell’area fiorentina. La nuova società continua il potenziamento e l’ampliamento delle linee di comunicazione fino allo stallo durante gli anni della Seconda guerra mondiale.