Inizio della salita dei moccolli da via benedetto Fortini. Fotografia di Sailko.

Questo brevissimo pezzo per ricordare una famosa salita fiorentina. Indubbiamente tutti sanno che cosa è un moccolo, l’equivalente di una bestemmia, un modo altamente irrispettoso per esprimere il proprio disappunto. Esiste una salita a Firenze detta salita dei moccoli, si raggiunge da via Benedetto Fortini e scende in via del Paradiso (dove alla fine c’è villa del Bandino) in quel di Gavinana.

Questa salita ha preso questo nome perchè i barrocciai dei mercati, i contadini che portavano la frutta e la verdura, che l’affrontavano con il carretto non riuscivano a vincerla e rimasti sfiniti sul selciato esprimevano la propria rabbia con una serie di moccoli che avrebbero scandalizzato Satana in persona. Ecco, cosi è nata la definizione di questa salita che portava al Colle de’ Moccoli Come poteva essere diversamente dato che la salita conta un 18% di pendenza e probabilmente gente come me avrebbe difficoltà ad affrontarla anche a piedi e senza carichi. Questa povera gente era si irrispettosa, ma vorrei vedere chiunque spingere un barroccio in quelle condizioni senza lanciare almeno una maledizione anche anonima!

Legata a questa ripida ascesa c’è un altro fatto interessante. Il grande Gino Bartali, in allenamento, affrontava questa salita e si dice che non solo lo facesse agevolmente, ma che spesso l’affrontava senza mani!

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

 

La salita dei moccoli.

5 pensieri su “La salita dei moccoli.

  • 11 Maggio 2019 alle 8:49
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    Mia nonna abitava nelle case in cima alla salita e per me sono bellissimi ricordi…per fortuna noi la facevamo in macchina ma a volte scendevano a piedi al Bandino e il problema era risalire!

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  • 7 Settembre 2018 alle 14:41
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    C’è la mia infanzia nella salita dei Moccoli!!

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    • 19 Novembre 2022 alle 11:18
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      Anche la mia, strade e luoghi indimenticabili, veramente di un’altra epoca. Ci divertivamo con poco, bastava una bici mezza scassata e vai…

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  • 30 Agosto 2018 alle 11:53
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    Si racconta che Gino per scommessa l’avesse fatta in bicicletta senza usare le mani e con due fiaschii di olio uno.per mano…

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