L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino, 1° parte

L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino, 2° parte

L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino 3° parte

L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino 4° parte

Grande Maestro Mario Napolitano vice campione del mondo.

Lo troviamo ancora secondo, a mezzo punto dal vincitore Giustolisi, a Rovigo nel 1966. Dopo un paio di prove un po’ opache, é quarto a quel Campionato Italiano di S. Benedetto del 1971, che segno la seconda vittoria di Sergio Mariotti, certamente un suo pupillo dato che ormai egli era da tempo fiorentino d’adozione. Così scriveva Alvize Zichichi nel numero di novembre 1982 dell’Italia Scacchistica.

Il primo incontro con la Citta di Firenze, di questo fortissimo giocatore nato ad Acquaviva delle Fonti, Provincia di Bari il 10 febbraio del 1910 risale al 1928 quando diciottenne partecipò ad un torneo minore. Poi dopo una lunga interruzione dovuta agli obblighi militare e agli studi universitari si ripresentò nel 1935 ad un torneo magistrale sempre a Firenze dove acquisii il titolo di maestro. Nel gioco a tavolino non riuscì a conquistare nessun titolo di prestigio, si levò comunque qualche soddisfazione. Partecipò a due olimpiadi Varsavia 1935 e Stoccolma 1937, fu invitato nel 1942 come rappresentante dell’Italia al campionato europeo dove tenne testa per 70 mosse contro l’allora campione del mondo Alechin, sotto la foto della partita. Napolitano e quello a sinistra.

Partecipò a svariati campionati Italiani, arrivando quattro volte secondo, e rimase attivo fino agli inizi degli anni 70 con discreti risultati dimostrando una longevità agonistica non comune. Nella foto sottostante un suo incontro contro Castaldi (foto inedita)

A causa dei suoi impegni lavorativi, e stato segretario generale per molti comuni fino alla sede definitiva di Firenze, non poté avere una intensa attività nel gioco a tavolino, e quindi ripiegò sul gioco per corrispondenza dove, dopo aver vinto i primi due Campionati italiani, fu invitato a partecipare al primo campionato del mondo durato dal 1947 al 1953, dove si classifico secondo assoluto acquisendo primo in Italia il titolo di Grande Maestro. Questa è stata la miglior prestazione di un Italiano in questo tipo di competizione fino al 2013 quando il Catanese Fabio Finocchiaro conquistò nel 25° Campionato del mondo il titolo assoluto.

Partecipò inoltre anche al secondo e terzo campionato del mondo ma con minor fortuna. Nell’ambiente scacchistico fiorentino si racconta che in quel periodo avesse una importante frequentazione dell’altra star dell’epoca Vincenzo Castaldi, ed è molto probabile che si siano scambiati qualche idea sulle aperture da giocare, e qualche analisi . D’altra parte a quei tempi non c’era molto materiale scacchistico da consultare, quindi perché non approfittare del fatto di avere la fortuna di vivere in una città dove c’era un concittadino così forte a livello scacchistico. E probabile che anche Castaldi abbia avuto giovamento da questi incontri visto che nel 1956 vinse l’ottavo campionato italiano per corrispondenza davanti ad un mito di questa disciplina, Giorgio Porreca. Ed è grazie a questi risultati che viene considerato uno dei mostri sacri di questa specialità.

Un altro episodio a cui l’ambiente scacchistico fiorentino dell’epoca attribuisce il merito a Napolitano è quello che, quando a meta degli anni 50 il circolo scacchistico fiorentino venne sfrattato dal Caffè Le Giubbe Rosse, riuscì ad avere ospitalità nell’elegante Palagio di parte Guelfa, questo grazie appunto all’interessamento di Napolitano, già (sembra) segretario generale del comune. Qua sotto una foto ricordo, anche questa inedita, degli scacchisti davanti al Palazzo. Si riconosce Castaldi a destra sul primo gradino sopra la ragazzina con il vestito bianco.

Anche in tarda età non rinuncio a partecipare a qualche torneo locale specialmente a quelli organizzati al Circolo Borghese della Stampa. Nell’ottobre del 1989 in una delle sue ultime apparizioni in pubblico partecipò al Consiglio Direttivo dell’ASIGC, come ospite d’onore, svolto nella sua città d’adozione . Nella foto insieme al presidente Renato Incelli. Napolitano e quello a sinistra.

 

Si Spense a Firenze il 31 ottobre del 1995 all’età di 85 anni.

Antonio Felice
L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino 5° parte: Mario Napolitano

Un pensiero su “L’epoca d’oro dello scacchismo fiorentino 5° parte: Mario Napolitano

  • 15 Marzo 2021 alle 10:20
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    Invito gli scacchisti fiorentini miei coetanei a cercare nella foto di gruppo davanti al Palagio di parte guelfa due scacchisti che sicuramente hanno incontrato in gioventù. Do un indizio, uno era C.M, l’altro 2N.

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