Lorenzino de’ Medici detto “Lorenzaccio”, un soprannome attribuitogli dopo un omicidio perpetrato ai danni di suo cugino Alessandro de’ Medici, nasce a Firenze nel 1514. Il nome completo è Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e sarà un politico, scrittore e drammaturgo italiano appartenente al ramo popolano di questa dinastia.

Per fuggire al sacco dei lanzichenecchi, si trasferirà, nel 1526, a Venezia insieme al fratello Giuliano, alle due sorelle e al futuro duca Cosimo de’ Medici.
Dopo il Sacco di Roma Papa Clemente VII de’ Medici uscirà fortemente indebolito nel suo potere, tanto da portare alla cacciata della sua famiglia da Firenze, quindi i Medici vengono esiliati.

Nel 1530 Lorenzino è a Roma e nel 1534 si rende colpevole di uno sciocco quanto inspiegabile atto vandalico. Amputa alcune teste delle statue poste sull’Arco di Costantino, si salverà dalla condanna a morte voluta dal Papa grazie all’intercessione del cugino Cardinale Ippolito. Ancora oggi ci si chiede del motivo di questo atto vandalico. Forse eseguito per invidia nei confronti delle ricchezze del cugino pontefice o forse per impossessarsi di un frammento di queste opere antiche.

Il duca Alessandro

A causa di questo atto sarà cacciato da Roma e ritornerà a Firenze dove stringerà una forte amicizia con il cugino Alessandro, divenuto nel frattempo duca di Firenze, condividendo con lui eccessi e goliardate. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che tra i due ci fosse una relazione omosessuale.

Lorenzino cominciò ad odiare il cugino ed a pensare di ucciderlo, dopo aver saputo che il Cardinale Ippolito era morto avvelenato per ordine del duca stesso (1535 ad Itri).

Un altra valida motivazione che potrebbe averlo indotto al delitto, è una lite patrimoniale avvenuta nel 1536, in cui il duca si schierò contro Lorenzino che così subì un forte danno economico. Proprio in quest’anno intanto Alessandro sposava Margherita, figlia naturale di Carlo V imperatore spagnolo.

L’assassinio del duca Alessandro

La sera del 6 gennaio 1537, Alessandro viene attirato negli appartamenti di Lorenzino che gli propone una notte d’amore con una donna che Alessandro bramava da tempo, secondo gli storici si tratterebbe di Caterina Soderini moglie di Leonardo Ginori. Qualche altro storico ritiene invece che possa trattarsi della stessa sorella di Lorenzino, Laudomia.

Alessandro mandate via le sue guardie del corpo, aspettando l’arrivo della sua amata si addormentò. Quando Lorenzino tornò però era in compagnia non di una donna, ma di Piero di Giovannabbate, soprannominato “Scoronconcolo”. I due a colpi di spada e daga abbatterono il duca nonostante i tentativi di difendersi con tutte le sue forze.

Gelosia? Risentimento? Questioni ereditarie? Ragioni politiche? Anche quest’ultima tesi viene tenuta in conto dagli storici, Lorenzino Infatti scrisse la celebre “Apologia” pochi giorni dopo il delitto, molti ritenevano Alessandro un tiranno che impediva il ritorno della Repubblica.

Lorenzino ovviamente fugge da Firenze e si rifugia a Bologna, in esilio da un suo amico repubblicano, il giudice Silvestro Aldobrandini, che però non crede al suo racconto e lo invita ad allontanarsi. Deve quindi ripartire per Venezia dove viene ben accolto da Filippo Strozzi un ricco banchiere, che promette di far sposare i suoi figli alle sorelle di Lorenzino.

Con Alessandro si estingue il ramo principale dei Medici, dei due figli rimasti in vita del duca, nessuno è però ritenuto in grado di prenderne il posto, anche perché nati illegittimi.

Sarà quindi Cosimo I De’ Medici ad essere scelto come duca di Firenze. Ovviamente scelta avallata dal suocero, l’imperatore Carlo V.

Riccardo Massaro
Lorenzino de’ Medici detto “Lorenzaccio”.
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