Sembra che il primo accenno relativo a questo proverbio sia stata una frase attribuita al poeta e umanista rinascimentale Marcello Palingenio Stellato che, in un elaborato di medicina, aveva messo in guardia gli ingordi sul fatto che una gola avida e insaziabile poteva portare alla morte.
Palingenio aveva preso spunto direttamente dalla Mitologia classica paragonando i danni che può provocare il vino del dio Bacco a quelli causati dalla spada del dio Marte, signore della guerra.
Ne ammazza più la gola che la spada” è dunque un adagio che ci ammonisce a stare bene attenti all’alimentazione, in quanto il desiderio smodato di cibi e di bevande, la golosità e l’ingordigia di voler mangiare solo per gola e non per fame provoca una serie di malattie e disfunzioni che uccidono più persone che in guerra!
(da “Adagi con brio” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Ne ammazza più la gola che la spada

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