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Stefano Ussi, pittore, nacque a Firenze il 2 settembre 1822 .
Studiò all’Accademia ed ebbe come maestri il Benvenuti poi il Bezzuoli ed infine il Pollastrini.
Lasciò gli studi perché volle combattere come volontario a Montanara e qui fu fatto prigioniero e poi internato a Theresienstadt.
Dopo il rimpatrio vinse nel 1849 un concorso dell’Accademia che gli permise di trasferirsi a Roma avendo anche conquistato un pensionato con la presentazione dell’opera intitolata Boccaccio che spiega la Commedia di Dante.
Rimase molti anni a Roma dipingendo quadri di soggetto storico, romantico ed orientale e numerosi ritratti tra i quali quello di Vittorio Emanuele II.
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Nella città eterna lavorò alla sua opera più famosa, la grande tela della Cacciata del duca di Atene, che ora si trova a Palazzo Pitti, nella Galleria d’Arte Moderna.
Questa opera sembra non essere molto apprezzata dalla critica, secondo la quale la resa così minuziosa dei particolari storici è quasi fine a se stessa e non esprime un vero e profondo spirito rievocatore.
Sono molto più apprezzati i ritratti famigliari e le pitture a tema orientale che fanno seguito ai suoi viaggi in Egitto e Marocco. Molti bozzetti li possiamo ammirare a Palazzo Pitti e dimostrano la notevole sensibilità e capacità di osservazione dell’artista.
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Prima della sua morte Stefano Ussi volle lasciare un fondo cospicuo per l’istituzione di un Premio Ussi, da affidare all’Accademia delle Arti di Firenze. Ussi morì nel 1901 e la sua tomba si trova nel Cimitero Monumentale delle Porte Sante.
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