Via Toscanella è una stretta via che parte dallo Sdrucciolo De’ Pitti e con un andamento leggermente curvilineo termina, diventando un vicoletto, in Borgo San Jacopo.

In passato la via era frammentata in più vie con denominazione diversa. Da Borgo San Jacopo a Via dello Sprone, la parte più stretta della via, si chiamava Chiasso de’ Marsili che poi diventò via del Forno. Qui la via si apre sulla famosa Piazza della Passera. Il tratto successivo da Via dello Sprone a Via de’ Vellutini assumeva il nome di Via del Canto a’ quattro Pagoni. Il tratto seguente da Via de’ Vellutini a Via de’ Velluti prima assumeva il nome di Canto a’ quattro Leoni e poi Via Pagni. Lo spezzone successivo da Via de’ Velluti fino allo Sdrucciolo de’ Pitti si chiamava prima Via della Cella de’ Fantoni e poi via Toscanella.

Il nome via Toscanella dell’ultimo tratto, che poi diventa nome dell’intera via, derivava dal fatto che la via costeggiava posteriormente il Palazzo Dal Pozzo Toscanelli (con la facciata sulla Piazza de’ Pitti).  La famiglia Toscanelli, antichissima famiglia fiorentina, era detta anche “dal Pozzo” perché in vicinanza della casa si trovava un pozzo pubblico denominato Pozzo Toscanelli. Addirittura il pozzo compariva nel loro stemma familiare.

Pozzo Toscanelli disegno S. Valentini

La falda acquifera che alimentava il pozzo proveniva quasi certamente da una sorgente presente sulla collina di Boboli, e l’abbondanza d’acqua faceva si che la cisterna del pozzo fosse sempre piena tanto da superare il livello massimo e riversarsi, grazie alla pendenza, in Via Sguazza che magari assumeva questo nome proprio per le pozze generate dall’acqua che la percorreva.

Il pozzo era andato perduto nelle successive edificazioni, probabilmente nella costruzione del palazzo della famiglia Ridolfi di Piazza costruito circa nel Trecento, in via Maggio. Estendendosi con il giardino sino a via Toscanella hanno probabilmente chiuso il famoso pozzo. Dopo anni di ricerche recentemente è stato individuato grazie a Marco Conti e al proprietario del ristorante “Toscanella Osteria” Fabrizio Roberto Gori. Durante i lavori di realizzazione del ristorante hanno riportato alla luce il perduto Pozzo Toscanelli e con lungimiranza l’hanno restaurato ed è oggi visibile.

Proiettandosi dall’altra parte di Via Toscanella, dove si restringe in un caratteristico vicolo, appena prima di aprirsi su Via San Jacopo si nota una rappresentazione in terracotta della Madonna. Questa rappresentazione è del 1984 ed è stata commissionata a Mario Mariotti e posizionata ad opera degli abitanti della via in segno di protesta. Tra spazzatura abbandonata e ricorrenti minzioni sui muri la via si caratterizzava per un fetido odore. La madonna è infatti rappresentata in un atteggiamento conseguente e ha preso il nome di Madonna del Puzzo.

La via nasceva quindi come “retro” di palazzi signorili con le facciate in vie e piazze di più rinomata fama, ma nel corso del tempo il suo lastricato si è impregnato di storia ospitando anche le abitazioni di uomini illustri come Giovanni Boccaccio o Ottone Rosai. Oggi, grazie a piazza della Passera, è diventata un angolo di aggregazione.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Per chi abita in… Via Toscanella tra il Pozzo Toscanelli e la Madonna del Puzzo
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2 pensieri su “Per chi abita in… Via Toscanella tra il Pozzo Toscanelli e la Madonna del Puzzo

  • 31 Marzo 2024 alle 15:17
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    Conosco tutta questa storia, molto interessante. Ho visitato il tutto più volte. Si dice che Giovanni Boccaccio sia nato lì e non a Certaldo. Purtroppo il proprietario del ristorante, molto bravo, è morto.
    Complimenti per l’articolo.

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