In Toscana è tuttora in uso l’antica pratica di seppellire i morti senza le scarpe. Si tratta di una tradizione del mondo contadino dove si usavano prevalentemente gli zoccoli, molto più economici, e al momento della tumulazione per evitare di seppellire i morti a piedi nudi si provvedeva a rivestire la salma con dei calzini.
Ma spesso succedeva che la misura delle calze era del tutto casuale, a volte di taglia piccola che mal si adattava ai piedi grossi e callosi di un contadino. Per questo motivo si era costretti a “tirare il calzino” per adattarlo alla meglio al piede del morto.
Al giorno d’oggi la frase “tirare il calzino” è l’equivalente di morire.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Scusate, ma io ero convinta che questa usanza di non mettere le scarpe ai defunti fosse in tutta Italia ed anche oltre… Invece vengo a sapere proprio oggi che esiste solo in Toscana….
E’ vero che io ho visto solo defunti in Toscana essendo nata e abitando in questa regione da sempre, ma veramente credevo che questa fosse la prassi. Pensandoci bene però è anche vero che non sempre ho visto il defunto, anzi solo poche volte l’ho visto, piuttosto la bara. Comunque non lo sapevo e ci sono rimasta veramente male di ignorare una cosa del genere.
Lucia