In pochi lo sanno, ma il campanile di Santa Croce è costruzione recente, come accennavo in questo articolo: Gaetano Baccani, archifiorentino!

Santa Croce fu operativa sin dall’anno 1320 anche se non fu completata totalmente a causa dell’alluvione (1333) e della peste (1348), trovò il suo termine nel 1385.

La posizione originaria del campanile era in corrispondenza dell’abside, sopra l’abside, per capirsi tipo la Pieve di San Lorenzo. Questo campanile, quello originario, crollò nel 1512. In realtà il crollo era annunciato fin dal 1462, si sapeva che non verteva in buone condizioni e fu sufficiente un forte temporale nel luglio del 1512 ed una saetta ben assestata per minarlo definitivamente e farlo rovinare portando danni ingenti alla Cappella Maggiore degli Alberti.

In questo disegno si vede meglio, in basso a sinistra, l’inizio del campanile incompiuto, “il masso di Santa Croce”.

Fu deciso di erigerne un’altro in posizione diversa, alla sinistra della facciata, in pratica alle spalle di dove risiede il sor Dante, e fu incaricato di progettarlo e realizzarlo Francesco Sangallo, allievo del Sansovino ma poi velocemente convertito allo stile Michelagiolesco. Per molto tempo si è sostenuto che fu incaricato Baccio Bandinelli ma Filippo Moisè, nella sua opera “Santa Croce di Firenze illustrazioni storico-artistica” del 1845, nega la paternità del progetto al Bandinelli.

I lavori iniziarono celermente ma poi la mancanza di fondi arrestò la costruzione. Il campanile rimase incompiuto fino al 1800 quando l’incarico di progettare il nuovo campanile fu conferito a Gaetano Baccani il quale progettò il campanile nel 1842 e fu poi realizzato con inizio lavori nel 1847 e fine nel 1865.

Come è visibile questo campanile fu costruito in prossimità della sagrestia e con i suoi quasi 49 metri è adeguato perfettamente allo stile della basilica, sia come architettura che come materiali costruttivi, infatti le pietre hanno lo stesso colore della Basilica e la lanterna cuspidata si amalgama alla perfezione alla propensa proiezione verso il cielo di tutta la basilica.

L’abbozzo di campanile alla sinistra della facciata, rimasto incompiuto per 350 anni unito alla ben nota vena umoristica fiorentina divenne “il masso di Santa Croce”, soprannominato cosi sia dai Santacrocini che dal resto di Firenze e fu usato, all’epoca, come riferimento per darsi appuntamento.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Il campanile di Santa Croce.
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