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Durante le partite del Calcio Storico, nella Firenze rinascimentale, a bordo campo venivano issate due lunghe pertiche sulle quali si alzavano, nel corso del gioco, delle piccole bandiere con i colori delle squadre avversarie. Lo scopo era quello di segnalare ai calcianti e al pubblico il risultato in tempo reale dell’incontro: bandiera quadrata per ogni “caccia”, bandiera triangolare per “mezza caccia”. Il problema sorgeva se, verso la fine della partita, una squadra non era ancora riuscita a marcare punti e quindi a sollevare una bandiera. Per evitare una situazione davvero imbarazzante e infamante, i calcianti allora davano il massimo per riuscire a far issare almeno una bandiera sull’asta: avrebbero perso la partita ma almeno salvato l’onore! Per questo motivo quel punto era chiamato “il punto della bandiera“. Oggi nella trasposizione del moderno gioco del calcio è diventato “il gol della bandiera“.
(da “IL CANTO DEI BISCHERI” di Franco Ciarleglio. Sarnus Editore)
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