Per chi avesse perso la prima puntata.
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Dalla chiesa di Santa Maria Novella, con dei pulman presi a noleggio, ci portarono alle Cascine dove erano state approntate varie scene. Indossammo abiti e parrucche e ascoltammo quello che il regista ci chiese di fare. Dovevamo andare alla scena rappresentante la casa dei genitori del Battista, e quando il padre veniva a mostrarcelo dovevamo esultare.
Il regista dette l’ordine di iniziare a recitare, ma quando il padre del Battista si affacciò alla porta per annunciare la nascita del precursore di Cristo e per farcelo vedere, all’improvviso cominciammo ad urlare; Alè, alè Viola. Risultato. Regista furioso per la gazzarra inscenata. E cazziatone verso di noi, minacciandoci di mandarci via al prossimo scherzo.
Il giorno seguente, nella scena del palazzo di Erode, ci doveva essere la danza dei sette veli della figlia Salomè. I Musici dovevano far finta di suonare. La musica era data da un altoparlante. Non si è mai saputo a chi venne l’idea di spargere la voce sulla danza lasciva di Salomè. Doveva spogliarsi completamente alla fine del ballo. Quando venne il momento di provare, molti di noi erano nascosti dietro le quinte per godersi lo spettacolo. Altra arrabbiatura del regista quando notò la presenza di estranei sulla scena. Inoltre, alcuni musici si erano distesi sul tavolato e dormivano saporitamente.
Venne il giorno della prova del battesimo di Cristo nel Giordano. Il Battista attendeva immerso nell’acqua l’arrivo del Messia, che scendeva fra due ali di popolo osannante. Sembrava andasse tutto bene, ma mentre l’attore scendeva verso il fiume, inciampò in un sasso e finì in Arno.

Il giorno dopo il giornale La Nazione, intitolò il suo articolo sulla rappresentazione con un titolo insolito; Il Battista non voleva morire. Purtroppo con l’alluvione questo spettacolo non venne mai ripreso, perché l’Autorità di Bacino, vuole che siano libere le sponde del fiume.

Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, ottava puntata