La prima corsa ciclistica in assoluto fu la Paris-Rouen, che si tenne alla fine del 1869. Per quanto riguarda però la gara su strada, fu una società fiorentina ad organizzare la prima. Il 2 febbraio 1870 venne organizzata dal “Veloce
Gran Caffè e “Confettureria” Doney.
Così nasceva, nel 1823, uno dei locali più amati di tutta Firenze: un caffè con annessa pasticceria e “confettureria” il Gran Caffè Doney. Il signor Gasparo Doney, un nobile francese che dopo la sconfitta di Napoleone era caduto in disgrazia, venne allontanato
Michelangelo Buonarroti un falsario.
Sembra che, appena ventenne, Michelangelo realizzò la statua di un Cupido dormiente, che venne sotterrata per anticarla ed essere rivenduta a Roma come reperto archeologico (probabilmente a insaputa dell’artista). Il cardinale Raffaele Riario la acquistò per una notevole somma di
Via della Loggia de’ Bianchi.
Tempo fa, mentre vagavo senza meta per strade a me pressochè sconosciute, mi sono imbattuta in questa piccola struttura. Mi sono fermata ed ho visto un cartello di segnalazione turistica che lo indicava come “Loggia dei Bianchi”. La Loggia dei Bianchi
Il tennis è nato a Firenze?
Quando si parla di tennis, a tutti viene fatto di pensare a Wimbledon, o al Roland Garros, tornei tra i più famosi e nasce automatica l’associazione: il tennis è nato in Inghilterra oppure in Francia. Non molti saranno portati a
Il pignone e il primo motore a scoppio.
Fuori Porta San Frediano venne costruita nel 1842 la “Fonderia di ferro di seconda fusione”, o Società Anonima Fonderia del Pignone, dal nome del rione, lungo la riva sinistra dell’Arno. Lì vicino esisteva un antico porto (lo scalo dei navicelli)
L’acqua della ciabatta nella chiesa di Santa Trinità.
Chiunque sia entrato in Santa Trinita, avrà notato nella cappella sulla destra dell’altare, un crocifisso dalle origini miracolose. La tradizione vuole che quel dipinto sia stato realizzato nell’XI secolo, mentre in realtà è molto probabile la sua datazione al Quattrocento.
Scoppio del Carro – incidente del 1909.
(NdR Dato che quest’anno la colombina si è rifiutata di tornare indietro un articolo che riporta l’incidente del 1909 e due link in rosso che rimandano a due articoli uno sulla storia del carro e l’altro all’ultima volta che la colombina
Della Robbia e il mistero della prima fornace “nascosta” a Bagno a Ripoli.
La terracotta non fu il primo amore di Luca Della Robbia. Vantava infatti collaborazioni come sculture con il Ghiberti e Donatello quando decise di dedicarsi a lavorare la terracotta, inventando un nuovo modo per dare alle opere una invetriatura fatta con
Campo d’Arrigo e Capo di Mondo, storia di una profezia.
Il “Campo d’Arrigo” o, come oggi rimane nella toponomastica fiorentina, la via del Campo d’Arrigo, non portava ai possedimenti di un antico proprietario. L’Arrigo in quel campo era un imperatore. La guerra, o meglio la guerriglia della città, dilaniata dalle
Il Canto degli Aretini.
In via di Ripoli 51, all’angolo (canto) con via Benedetto Accolti, zona Firenze sud, c’è il Canto degli Aretini, un piccolissimo spazio verde, recintato da una ringhiera e da aiuole, con al centro una colonna spezzata. Questi pochi metri quadrati,
Arcangela Paladini, la preferita di Cosimo II.
Rimessi al potere nel 1530, con il sostegno del Papa e dell’Imperatore, i Medici diventano duchi ereditari di Firenze, conquistano la Repubblica di Siena nel 1555 e nel 1569 assumono il titolo di Granduchi di Toscana. I Medici continuano la