Contrariamente a quanto affermavano i latini con il motto “vestis virum reddit” (è il vestito che fa l’uomo), l’adagio “l’abito non fa il monaco” si è diffuso sempre più anche oltre i confini italici, assumendo un’interpretazione del tutto diversa. Nel
Pappa al pomodoro.
Ennesimo piatto povero cioè nato in cucine dove gli ingredienti erano pochi e il più delle volte derivati da un orticello. Esattamente come la ribollita o i crostini toscani ed altri piatti poveri storici fiorentini. La pappa al pomodoro è
Torre della Pagliazza, fra carcerati e fantasmi.
La Torre della Pagliazza si trova a pochi passi dal Duomo in Piazza di Sant’Elisabetta ed è un edificio fra i più antichi di Firenze. Non solo ha una forma circolare poco caratteristica ma racchiude una storia di sofferenza e forse anche
Associazione Marginalia presenta: il Museo degli Innocenti
“Firenze e la Toscana sono sempre stati un passo avanti; per secoli e secoli da questa piccola cittadina sono partiti innumerevoli esempi in campo politico, artistico, economico. Inutile vergare elenchi, troppo lunghi, basta ricordare la Repubblica Fiorentina, l’abolizione della pena
I quartieri fiorentini.
La nascita di Firenze non è certa, c’è chi la riferisce ad un indipendente nucleo etrusco alle pendici di Fiesole, esteso fino alla riva dell’Affrico e fino all’Arno, come sostiene Davidsohn e c’è chi la considera Firenze solo dopo l’insediamento romano
La cappella dei principi, Firenze.
Ovvero le Cappelle Medicee Lo sfarzoso ambiente ottagonale è largo 28 metri ed è sormontato dalla cupola di San Lorenzo, che raggiunge un’altezza di 59 metri, la seconda per maestosità in città dopo quella del Brunelleschi. Fu ideata da Cosimo
Museo Stibbert
Thomas Stibbert, colonnello delle Coldstream Guards, giunse in Italia dal Norfolk dopo le campagne militari contro Napoleone a Roma e poi a Firenze dove si sposò con una donna Toscana Giulia Cafaggi. Dalla loro unione nacque Frederick nel 1838, influenzato
I caffè di Firenze: fra caffè ed arte.
A Firenze: caffè, leccornie, artisti e letterati tra Otto e Novecento ovvero ma lo sai dove ti siedi? Gilli, Paszkowski, Giubbe Rosse, Rivoire, Castelmur, Gran Caffè San Marco Firenze tra Otto e Novecento non era nuova ai ritrovi in centro città;
Imbroccare.
L’esercito della repubblica lucchese era famoso per avere un validissimo reparto di balestrieri; del resto la tradizione della balestra a Lucca risaliva fin dal XII, durante la guerra con Pisa. Per tenere in costante allenamento i balestrieri venivano organizzate nelle
La Gazzetta piscia fuori dal vaso!
Non sono un gran tifoso di calcio, devo però ritenermi un tifoso viola, quanto meno per appartenenza al territorio. Anzi, mi resta difficile comprendere come un fiorentino doc possa tifare altra squadra se non per il desiderio di annoverare qualche
Materassi e calcio in costume: l’assedio del 1529.
Agli inizi del 1500 gli assedi cittadini erano frequenti, le truppe di Carlo V si estendevano ovunque, ricordiamo i Lanzichenecchi (mercenari tedeschi) al soldo di Carlo V che nel 1527 entrarono a Roma sconfiggendo papa Clemente VII. Firenze temeva di
Verso il blu.
Verso il blu. Rubrica “Lo scatto Fiorentino” curata da Marzio Somigli Heading ” The shot Fiorentino ” curated by Marzio Somigli