Non posso certo collocare questo articoletto fra le ricette di cucina, da cucinare c’è ben poco, questa è una merenda pomeridiana ed è giusta giusta per la stagione che a da venire, la primavera. Giustamente qualcuno vorrà sottolineare che l’è prestino per la primavera, mancano ancora sette giorni. Non è prestino però per il baccello che già si comincia trovare a giro. L’è ancora caro, una primizia, e si mantiene poi caro anche dopo perchè dura poco. Se avessi un campo lo metterei a baccelli anche solo per guardarlo per come l’è bello.

Veniamo a noi. Volete fare una merenda pomeridiana come dio comanda? Bene baccelli, pecorino toscano e una bella fetta di pane fresco toscano, quello sciocco. Sarete immersi in un momento di pura gioia ed i toscani e i fiorentini propriamente detti lo sanno bene. Attenzione, baccelli freschi , pecorino fresco toscano, non stagionato e pane fresco, non vi sbagliate o non godrete.

Potete usare i baccelli per un vero e proprio antipasto estraendoli uno ad uno e mescolandoli dentro un piccolo ciotolino con pezzettini di pecorino, olio sale e pepe, veloce e davvero gustoso.

Baccelli e pecorino può considerarsi anche il vero aperitivo toscano, altro che spritz e salatini; baccelli, pecorino e un bicchier di chianti, questo si che è un aperitivo. invece oggi ‘sti ragazzi son tutti a mangiarsi stuzzichini e avanzi di panini; fanno l’apericena, come dire che spilluzzicano ma non cenano!

Per i non toscani quelli che noi chiamiamo baccelli per voi son fave, ed avete ragione, baccello l’è l’esterno non il frutto, ma per noi le fave e son ben altro. Come dire per non essere troppo volgare… le fave sono i “piselli”, no non va bene, anche questi son verdure. Le fave sono gli “uccelli”, no, no qui si va sulla selvaggina. Insomma la fava l’è il “pesce”, ecco ho fatto anche l’ittico e siamo a posto. Cazzo, da noi la fava l’è quello. Si lo so che è volgare, ma scrivere organo genitale maschile l’è lungo e poco divertente, vuoi mettere. Non solo, se tu dai di fava ad una persona significa che non è certo uno sveglio, ma piuttosto grullo. Ecco adesso devo spiegare anche grullo.

Tornando alla merenda, è abbastanza semplice, si prende un filone di pane toscano sciocco e lo si taglia a fette, poi si prende un pecorino fresco, non troppo stagionato, lo si taglia a fette, poi si mette nel centro della tavola i baccelli a disposizione di tutti. I baccelli non si sbucciano, per tirare fuori il legume si spezza il baccello a valle e poi esercitando forza con le dita si fa scorrere fuori il frutto, si spezza il pezzo successivo e cosi via. raccolti 3/4 baccelli si buttano in bocca con relativo morso di formaggio e morso alla fetta di pane.

Ultima raccomandazione, se siete affetti da favismo e volete far merenda, allora l’è meglio una di queste altre possibilità, vedi link.

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni
Baccelli e pecorino ed anche pane fresco, toscano ovvio
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