Una delle attività scomparse a fine degli anni Sessanta, è quella dei carbonai. I carbonai vendevano sia carbone che legna da ardere, in tempi in cui il riscaldamento domestico era affidato ai caminetti e alle stufe e solo in minima
Le Follie Estive
Nel 1913, in quelli che venivano chiamati i Pratoni della Zecca, veniva inaugurato un teatro all’aperto che, nelle intenzioni dell’impresario, Arturo Lisciarelli, che ne aveva caldeggiato la nascita, doveva servire ad arricchire una zona della città destinata a locali di
Trattoria di Gaetano Piccioli
Nel Viale Regina Margherita, a Firenze, l’odierno Viale Lavagnini, si trovava un tempo la trattoria di Gaetano Piccioli, detto Picciolo, dove pare si mangiasse una superba bistecca alla fiorentina. La trattoria aveva dei separé, nel senso di salottini riservati, ed
Angiolino Salani detto Salano e Adriano Salani
Alla metà dell’Ottocento, tra le vecchie famiglie d’Oltrarno che campavano con poche risorse, molto lavoro e molte speranze, c’erano i Salani, rappresentati da quattro fratelli: Angiolino, Baldassarre, Adriano ed Eugenio, figli del fruttaiolo Giuseppe, di Via dei Serragli. I quattro
La libreria del Porcellino
C’era una volta… in Piazza del Mercato Nuovo, al n. 4, davanti alla Loggia del Mercato Nuovo, a due passi da Piazza Signoria, vicino Orsanmichele, a poca distanza da Ponte Vecchio, nel pieno centro di Firenze, una libreria intitolata ad
Per chi abita in… Piazza della Passera
Piazza della Passera. A noi fiorentini, un ci fa né cardo né freddo, gli è i’nome che s’è voluto a furor di popolo e ci garba così! Ammetto e comprendo però lo stupore negli occhi, accompagnato da una risatina sotto
Te un tu n’hai voce in capitolo!!!
Forse qualcuno di voi ha notato che nelle Sale Capitolari dei vari conventi, ai lati della porta di ingresso, sono sempre presenti due grandi finestre. Si possono vedere ovunque, a San Marco, a Santa Maria Novella, a Santo Spirito, a
Le “Limosine per Bonifazio”
Chi, con occhio curioso, si sia trovato a guardare le iscrizioni poste su Ponte Vecchio, avrà notato, piuttosto defilata, una “Buca per le Limosine“, il cui attuale utilizzo, ahimè, è quello di raccogliere cicche di sigaretta o cartacce. Questa Buca
Monumento al Poggi
Si narra che, alla morte del Poggi nel 1901, si volesse fare il consueto monumento alla sua memoria, ma qualcuno si oppose e venne deciso di dedicargli invece l’iscrizione che ancora si può leggere al Piazzale, proprio sotto la Loggia:
Lo sai che t’hai una bella cera…
Lo avremo sentito dire milioni di volte… Da cosa deriva questo modo di dire? Per la festa di San Giovanni Battista in Duomo venivano portati dei bellissimi ceri. Vasari ne parla nelle Vite: “Dipingevasi questi ceri in varie fantasie; onde
Il bottino
Nella zona di Montesenario esistono ancora molti “bottini”, che non sono il risultato di una rapina fatta in banca, bensì antichi impianti idraulici, che consistono in piccole cisterne dove veniva raccolta l’acqua sorgiva che poi, tramite un sistema di condotti
Le Pavoniere
Le Pavoniere sono uno dei luoghi più carini dove ristorarsi, tra un bagno in piscina e un pisolino all’ombra degli alberi, soprattutto per chi non andrà in vacanza. Lo sapete perché hanno questo nome? Perché i tempietti che le caratterizzano