Le donne fiorentine nel rinascimento calzavano pianelle o pantofole di pelle molto sottile, di seta, di raso o di velluto, spesso ricamate con decori di perline di vetro colorato e con fili d’oro e d’argento, ornate da pietre preziose, perle
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico.
Sono nato a Firenze nel dicembre del 1944 nel rione di Gavinana, un nome storico che ho imparato a conoscere negli anni della scuola. Fin da bambino mi è sempre piaciuta la storia in generale, ma soprattutto il periodo della
Da i’ pizzicagnolo.
Ora l’ hanno cambiato i’ nome a tutto, e dicono Gastronomia, ma noi la un si chiamava così e poi la unn’è la stessa cosa! Noi s’ andava da i’ Pizzicagnolo… “Vienvia vammi giù da i’Pizzicagnolo a prendermi 4 uova”
La burla al gobbo Trafredi.
Villa Petraia, nel XVII secolo, era di proprietà di Don Lorenzo de’ Medici, il settimo figlio del Granduca Ferdinando I. Don Lorenzo aveva dato incarico a Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, di dipingere il cortile della villa; il Volterrano dipinse
Il Granduca ed il Campanile.
Il campanile della chiesa di Santo Spirito venne realizzato, posteriormente alla basilica, su disegno di Baccio d’Agnolo. Francesco Lumachi, nella sua guida “Firenze e dintorni” ci racconta di un aneddoto a proposito del campanile. Il 5 agosto 1652, durante un
La rivolta dei Ciompi.
Il tumulto del popolo minuto, meglio conosciuto con il nome spregiativo di “Ciompi”, fu la rivolta dei lavoratori più umili avvenuta in Firenze dal mese di giugno all’agosto del 1378. Erano chiamati “Ciompi” o “Scardassieri”, cardatori della lana o battilani,
E’ arrivato l’arrotino.
Tempo fa, girando in primavera ed in estate per le vie di Firenze, si sentivano spesso canti e fischi provenire dall’interno delle abitazioni, dove venivano svolti i quotidiani “lavori di casa”, da botteghe artigianali ed anche dalla voce di lavoratori
Capodanno stanotte si festeggia…
Cosa fate a Capodanno? Avete già fissato il cenone? Avete intenzione di ballare fino all’alba? Forza, muoviamoci, è stasera, non vorrete mica restare a casa!! No, non mi sono bevuta il cervello, tranquilli! Oggi è davvero Capodanno, il “nostro” Capodanno!
La tradizione fiorentina della scala.
Una volta in alcune zone Toscana a metà Quaresima era tradizione di Segare la “Vecchia” (che rappresentava il periodo quaresimale), una tradizione orale che è andata perdendosi nel tempo. Era una raffigurazione quella di segare o mettere al rogo la
Tuaca, “scippato” dagli americani!
Succede spesso che un’idea o un prodotto si sviluppi in italia e poi qualcuno se lo accaparri all’estero, possiamo vedere quante industrie italiane sono passate di mano grazie alla globalizzazione e una volta passate di mano sono state trasferite all’estero.
La fonte della fata Morgana.
In Via di Fattucchia nella campagna del Comune di Bagno a Ripoli sulle pendici dell’omonimo colle si trova un suggestivo Ninfeo. “La Fonte della Fata Morgana” detta popolarmente “La Casina delle Fate”. Nella seconda metà del 1500 Bernardo Vecchietti della
Le fiere quaresimali.
Nella religione cattolica la quaresima si identifica in un periodo di penitenza di quaranta giorni (che ricordano i giorni che Gesù trascorse nel deserto dopo aver ricevuto il Battesimo nel Giordano) dal mercoledì delle Ceneri al sabato Santo. In questo