Andando a “spulciare” vecchi libri dei secoli scorsi di possono trovare delle vere chicche…

Ad esempio, si può scoprire che, il 3 ottobre dell’anno 1618, Francesco di Luigi Calderini andò a casa di Claudio Usimbardi, suo suocero, per comunicargli che sua moglie Lucrezia era incinta e che lui nutriva dubbi sulla legittimità della gravidanza e dunque accusando la figlia dell’Usimbardi di infedeltà.

L’Usimbardi ovviamente si indignò alquanto per l’affronto che il genero stava facendo alla virtù della figlia e, in preda all’ira, afferrò un pugnale e lo colpì al petto, uccidendolo. Resosi conto del fatto che sarebbe stato messo a morte se fosse stato catturato dalle guardie, abbandonò in tutta fretta Firenze e cercò asilo altrove, presso dei parenti.

La sera successiva, il 4 ottobre, i frati di Santa Maria Novella assieme ai confratelli della Compagnia di San Benedetto Bianco, di cui il Calderini faceva parte, si recarono in processione a prendere la salma del Calderini per dargli onorata sepoltura in Santa Croce, dove si trovavano le tombe di famiglia.

Quando il corteo funebre entrò in Piazza Santa Croce, scoppiò un fortissimo temporale che li costrinse ad accelerare il passo per raggiungere la chiesa e, nel far questo, uno dei portantini scivolò a causa del diluvio, cadendo a terra e trascinando con sé tutti gli altri e la bara.

Nell’impatto col terreno, la cassa si aprì e il cadavere di Francesco Calderini, mentre stava diluviando, venne trasportato dalla forza dell’acqua che ormai cadeva copiosissima, in una vicina cloaca, una grande fogna che si trovava vicino alla fontana di piazza Santa Croce, dalla quale si riuscì ad estrarlo soltanto la mattina seguente.

Il maltempo e la gran quantità di acqua che stava precipitando costrinse i frati a doversi rifugiare nel convento di Santa Croce e trascorrervi la notte.

I Francescani, proprio il 4 ottobre, festeggiavano la ricorrenza di San Francesco e, trovandosi gioco-forza riuniti i Francescani con i Domenicani, decisero in quell’occasione che ogni anno, a partire da quel momento, i due ordini si sarebbero riuniti due volte: per la ricorrenza di San Francesco in Santa Croce e per la ricorrenza di San Domenico in Santa Maria Novella.

Gabriella Bazzani
Il cadavere infognato
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