Segue da: Caterina de’ Medici, la duchessina

Come dicevamo nel precedente articolo, Caterina entrò a far parte cella cerchia ristretta dei favoriti di Francesco I tanto che il suocero la volle nelle sue battute di caccia. Fu durante una di queste battute che Caterina ebbe l’idea di cominciare a cavalcare ponendo entrambe la gambe solo su un lato del cavallo inventando di fatto la cavalcata all’amazzone. Questo modo di cavalcare permetteva di non essere surclassate dagli uomini  pur mantenendo una postura prettamente femminile

Abituata alla corte papale, dove aveva capito come osservare ed imparare, anche adesso, nella corte francese applicava lo stesso principio comprendendo i comportamenti e le dispute politiche. Era ammirata per la cultura che possedeva, le lingue conosciute e la sua ingorda necessità di imparare in ogni campo, tanto che la sua biblioteca arrivò a contare quasi 2200 libri in svariate discipline sia scientifiche che umanistiche.

Non fu solo la sua cultura a renderla un personaggio di spicco, ma anche il tragico evento della morte del primogenito del re Francesco di Valois, il 10 agosto 1536, che proiettò il marito, e quindi lei, nella posizione di eredi al trono di Francia.

Caterina era molto innamorata del marito e soffrì molto la passione che Enrico aveva per la sua amante Diana di Poitiers, più vecchia di lui di venti anni, ma che evidentemente aveva acceso le sue passioni. Questa lontananza in realtà comprometteva molto la possibilità di un erede per il regno. Su Caterina cadeva l’intera responsabilità della sterilità della coppia tanto che nella corte si vociferava di un possibile ripudio. Caterina, furbescamente, anticipò il malcontento della corte gettandosi lei stessa, in lacrime, ai piedi del re dicendosi pronta a farsi da parte, prendere i voti in un convento e lasciare libero Enrico di contrarre un matrimonio più fecondo. Francesco I commosso si schierò dalla sua parte, così come Margherita di Navarra ed anche Diana di Poitiers appoggiò Caterina, pensando che una nuova moglie avrebbe potuto allontanare il Delfino dalla sua influenza. Fu consultato Jean Fernel, che riscontrò delle anormalità nell’apparato sessuale di entrambi: dopo i suoi consigli, nell’estate 1543, Caterina rimase finalmente incinta.

Nel gennaio 1544 mise al mondo un erede, Francesco, futuro Francesco II, accolto con numerosi festeggiamenti.

In seguito la coppia ebbe numerosi altri figli, Elisabetta nel 1545, Claudia nel 1547, Luigi nel 1549, ma morto meno di un anno dopo, il futuro Carlo IX nel 1550, il futuro Enrico III nel 1552, Margherita nel 1553, Ercole Francesco nel 1554 e infine due gemelle, Giovanna e Vittoria (la prima nata morta, l’altra spirata dopo poche settimane), nel 1556. Questo ultimo parto fu deleterio per la salute di Caterina che non ebbe più gravidanze.

Nel marzo del 1547, dopo la morte di Federico I, Enrico e Caterina divennero sovrani di Francia ma all’interno della Corte ci fu una ridistribuzione dei poteri. Il conestabile Anne de Montmorency, amico e confidente del nuovo sovrano, e naturalmente Diana di Poitiers, che ricevette il titolo di duchessa di Valentinois scalarono la vetta del potere. Anche il 10 giugno 1549, durante l’incoronazione ufficiale di Caterina a regina di Francia nella basilica di Saint-Denis, Diana ottenne un ruolo di spicco, eclissando la sovrana che diventava regina madre.

Fine seconda parte presto la terza: Caterina de’ Medici, vedovanza

Jacopo Cioni
Jacopo Cioni

Caterina de’ Medici, regina madre
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3 pensieri su “Caterina de’ Medici, regina madre

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