Si tratta di un’espressione tipicamente italiana che sembra derivare dall’antica usanza in voga nel XVI secolo di mettere ai piedi dei morti delle scarpe nuove prima della sepoltura.
Ovviamente questa tradizione era praticata soltanto dalle famiglie di un certo rango sociale che si potevano permettere una simile spesa. La maggior parte della popolazione infatti non era certamente in grado di sprecare l’elevato costo delle calzature nuove per andarle poi a seppellirle insieme ai loro cari.
In quel tempo quindi, augurare o addirittura provocare la morte di una persona era come dire in pratica di fargli anche un paio di scarpe nuove e proprio per questo è nato il detto “fare le scarpe a qualcuno”.
Con il tempo l’adagio ha assunto piuttosto il significato di imbrogliare qualcuno e manovrare subdolamente fingendosi amico per poi scalzarlo e prendere il suo posto.
(da “Adagi allegri andanti” di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)

Franco Ciarleglio
Fare le scarpe (a qualcuno)
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