Ancora giovanissimo, Cosimo, pur indaffaratissimo nel cercare di consolidare il governo della città, e l’impresa era davvero improba, riusciva comunque a ritagliarsi dei momenti da dedicare alla sua vita privata. Uomo fascinoso, vigoroso, perfetto nel volto pensoso, si era invaghito
Il tamburlano
Il “Vohabolario del vernacolo fiorentino” lo definisce: “Simbolo di oggetto ingombrante e antiestetico. Usato anche per… “Mi hai fatto una testa come un tamburlano”, mi hai rintronato con le chiacchere o col frastuono” Ecco, ci siamo… ci riconosco quel che di
Da Henry Roberts alla Manetti e Roberts
Il suo nome è “Acqua distillata alle rose” che, come recita l’elegante etichetta sul flacone blu cobalto, è un tonico rinfrescante, il suo inventore è noto non solo in Toscana: Henry Roberts, chimico farmacista, divenuto poi famoso per un’altra geniale
Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà
Il modo di dire, oggi caduto in disuso, ha antiche origini che lo fanno risalire al Medioevo. A quell’epoca in Firenze la figura del “gabelliere”, ossia colui preposto a riscuotere le tasse, era impersonata dal Podestà e dai suoi sgherri
Lo Spedale del Cappone
Un tempo, a Firenze, vi era un numero elevatissimo di Spedali. Non vi tragga però in inganno il nome: lo “spedale” non era inteso solo nell’accezione che gli riconosciamo oggi. Lo spedale non era soltanto il luogo in cui venivano
La meridiana di Piazza della Signoria
Firenze, lo diciamo di continuo, è una città da visitare con il naso all’insù. Guardando per aria, ve lo assicuro, troverete sempre qualcosa di nuovo, cioè di vecchio, che non avevate ancora notato. Potete passare nello stesso punto per giorni
T’ha preso una cantonata!!!
A Firenze da sempre esistono i canti, che rappresentano gli angoli tra due edifici. Ne sono un esempio il Canto di Croce Rossa, il Canto de’ Fiascai, il Canto alla Paglia, il canto degli aretini, ecc. La cantonata rappresentava l’angolo
I’ fiaccheraio
Il fiaccheraio è un antico personaggio fiorentino, ancor oggi esistente, ma non più fascinoso come una volta. Essere fiaccheraio era uno status, ed il cappellaccio di cencio portato in capo tutto raffazzonato gli dava un’aria caratteristica, una fierezza che oggi
Il cappello a lobbia
In una vetrina di cappellaio, in via Calzaioli, venne esposto nel luglio del 1869 un cappello sul quale spiccava un cartello con questa scritta: “Cappello Lobbia”. Era un cappello molto elegante, tra duro e floscio, con le tese abbastanza larghe
Per non pagar gabella… la dogana a Firenze
Per entrare in Firenze, fino a due secoli fa, prima di varcare una delle porte veniva fermato per controllare le merci che trasportava, se fossero soggette al pagamento del dazio. L’ingresso di Palazzo Vecchio su Via de’ Gondi è la
La statua del Re
Piazza Vittorio Emanuele, sorta sulle macerie del demolito Mercato Vecchio, ospitò la statua equestre in memoria del “re galantuomo”. Il monumento venne inaugurato il 20 settembre 1890, prima ancora che la piazza fosse ultimata. Il giorno dell’inaugurazione venne fatto quanto
“Per non dormire”: il motto dei Bartolini Salimbeni
Siamo in Piazza Santa Trinita, e diamo le spalle alla chiesa. Davanti a noi si staglia Palazzo Bartolini Salimbeni, per la cui realizzazione i Bartolini chiamarono un eccellente architetto, Baccio d’Agnolo, spendendo un vero patrimonio intendendo, con quel palazzo, superare