Una leggenda narra che Firenze, venne fondata dai Legionari di Gaio Giulio Cesare, con il nome augurale di Florentia, verso la metà del primo secolo a.c. La terra sulla quale sarebbe sorta, fu divisa come tradizione romana dal Decumano e
Il Giglio simbolo di Firenze.
Quando i romani nel 59a.c. fondarono la città, gli diedero il nome augurale di Florentia, in onore della dea Flora della quale in quei giorni si svolgevano le feste floreali. O anche perché nei dintorni c’erano distese di candidi Gigli
Il Giglio Fiorentino.
La leggenda vuole che il Giglio Fiorentino, simbolo araldico della città di Firenze, abbia origine dalle vaste distese di iris, o giaggioli, che nascevano spontanei nelle campagne e lungo le sponde dell’Arno. Il termine giaggiolo altro non era che una
Sporti e sergozzoni.
Il centro storico di Firenze, oltre a trasudare ovunque storia ed arte, ha anche altre caratteristiche interessanti: si pensi ad esempio alle famose “buchette del vino”. Oggi parliamo di una di queste caratteristiche, squisitamente architettonica: l’uso dei cosiddetti “sporti” nelle
Le ghiacciaie attorno a Firenze.
Questo mio disegno mostra una veduta a volo d’uccello della zona attualmente occupata da Piazza della Libertà. Siamo nel ‘700 e ormai il fossato intorno alle mura è scomparso mentre è ben visibile sullo sfondo il torrino del Maglio,
Sergenti degli Otto di Guardia e Balia.
Per frenare gli episodi delinquenziali e violenti nella città di Firenze, la Signoria decise di istituire nel 1353 gli Otto di Balia, formato da otto saggi cittadini due per ogni quartiere. Essi decisero di nominare quattro ufficiali di polizia forestieri,
Il Badalone.
A Firenze, nel 1400, l’Arno era importantissimo anche come via d’acqua, sulla quale si faceva viaggiare qualsiasi tipo di merce, compreso il legname che proveniva dal Casentino e il marmo, che arrivava da Carrara. L’unico problema che si poteva riscontrare,
Manente degli Uberti detto Farinata.
L’antica e potente famiglia degli Uberti appartenenti alla parte Ghibellina fedelissima dell’Imperatore era originaria di Firenze, possedeva nel Chianti e in città molti palazzi. Fra quelli esistenti in città, che verranno distrutti dagli avversari, si ricordano il Palazzo dei Fanti
I Tiratoi a Firenze.
Tra il 1300 e il 1400 in Firenze l’Arte della Lana costituiva la fonte maggiore di ricchezza per la città di Firenze e dava lavoro alla maggior parte della popolazione. In questo periodo si potevano contare in città più di
Gualdrada donna di carattere.
Gualdrada donna di carattere. Le donne a Firenze nei sei secoli passati sono state trattate dall’uomo come un oggetto, da usare per fini politici e per alleanze nelle varie dispute fra opposte fazioni e null’altro. Ci furono alcuni poeti che
Leonardo da Vinci e Pier Soderini: Fiorini d’oro e veleni per la Battaglia di Anghiari.
Stampato a Firenze e pubblicato nel 1840, “Carteggio inedito d’artisti dei secoli XIV, XV, XVI“ è una raccolta di documenti storici, lettere ma anche decreti di antiche repubbliche e “cadenti municipi“, ritrovati negli archivi, poi scelti e testo dei quali
10 giugno 1304: Firenze va a fuoco.
Nel 1304 a Firenze scoppiò un grande incendio, di natura dolosa. Ad appiccare il fuoco fu il priore di San Pier Scheraggio, Neri degli Abati, inizialmente in Orsanmichele e successivamente alle case dei Caponsacchi, tra Il Mercato Vecchio e Calimala,