La leggenda narra che Socrate abbia commentato con un sarcastico “tanto tuonò che piovve!” il fatto che sua moglie Santippe gli avesse rovesciato addosso dalla finestra una secchiata di acqua fredda al culmine di un furioso litigio. Socrate non aveva
Chi non risica non rosica.
Il gioco di accostare due parole che hanno un suono molto simile ma che si differenziano tra loro per una sola lettera, pur avendo un significato ben diverso, si chiama in latino “paronomasia” (mutamento di nome). Già nell’antica Roma era
Lasciare di stucco.
Lo stucco è notoriamente quel materiale pastoso composto di polvere di marmo, gesso o calce spenta che, quando è ancora morbido, viene spalmato sulle superfici e poi levigato e lavorato. Ma la tipica caratteristica dello stucco è quella di avere
Prendere per il naso.
Con l’antica espressione contadina “menare per il naso come una bufala”, già in uso presso gli antichi romani, si voleva esprimere il concetto di portare metaforicamente a spasso l’interlocutore trascinandolo come si fa con i buoi e i bufali, per
Senza lilleri ‘un si lallera.
Il termine “lillero” è onomatopeico e rappresenta una deformazione, secondo la tipica consuetudine fiorentina, della parola “lire”. Il verbo “lallera” è invece un divertente nuovo costrutto per creare una sonorità che faccia rima con lillero. La frase completa “senza lilleri
Avuta la grazia, gabbato lo Santo.
Nelle terzine 7 – 9 del XXXII canto dell’Inferno si legge: “che non è impresa da pigliare a gabbo, descriver fondo a tutto l’Universo, né da lingua che chiami mamma e babbo”. In questo caso Dante con il termine “pigliare
Fare i salamelecchi.
Nella lingua araba è molto diffuso il saluto augurale della religione islamica “Assalam aleike”, che vuol dire all’incirca “la pace sia con te”, frase che in passato è divenuta abbastanza comune anche in Italia per via dei frequenti contatti commerciali
I’ guadagno di’ Lica.
È un argomento spinoso da trattare, senza scadere nella volgarità più oscena… Tuttavia la storia è divertente, per cui proverò a trattarla “in guanti bianchi”! Il Lica (non si conosce il vero nome dell’uomo) era un garzone e viveva in
Reggere il moccolo.
“Callis Mala” era una delle strade più importanti del castrum romano che formava la prima cerchia di mura fiorentina ed è rimasta importante anche nei secoli successivi, con il nome di “Calimala”, in quanto rappresentava la principale via di uscita
Fare una cosa a garbo.
Il termine “garbo” sembra derivare dalla parola araba “galib” che significa “modello, bella forma, linea aggraziata” e potrebbe essere arrivato in Toscana nel corso dei molteplici rapporti commerciali che i popoli magrebini hanno avuto in passato con Pisa. Il termine
Sudare sette camicie.
Il sette è uno dei numeri magici e proverbiali e indica una lunga ripetizione. Il numero sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto, sette sono i cieli dell’antichità e nella Bibbia il 7 è un numero simbolico che simboleggia il
Avere la coda di paglia.
In una favola di Esopo si narra di una volpe che aveva una bellissima coda rossa di cui andava fiera e orgogliosa. Ma un giorno la povera volpe rimase impigliata in una tagliola che le spezzò di netto la coda. La