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Quando capisci e…. quanto subisci. E tutto quel susseguirsi di ” quando” , inferti ad uno ad uno come ferite nel cuore , come dito accusatore verso le nostre coscienze a penetrare ognuna dentro di noi che non siamo riusciti ad imparare , a correggerci e a dare ai nostri figli e alle generazioni future “semplicemente” un mondo migliore….
Noi, che vivevamo e ridevamo di niente, mentre oggi sembra che i giovani abbiano tanto ma non sanno nemmeno sorridere…
Noi, che avevamo famiglie che ci guardavano crescere, che ci sapevano consolare, incoraggiare e con la loro a volte bonaria semplicità sapevano insegnarci con l’esempio i valori della vita, l’onestà , la responsabilità e il rispetto , mentre oggi c’è tanta solitudine, debolezza, insicurezza , esempi devianti di facili successi , e il “dio denaro” che tutto compra, anche le coscienze…ma non certo la felicità, che esiste solo nell’accontentarti di ciò che hai e che basta..
Oggi, che i media spacciano notizie di delitti, di violenze, di guerra, di femminicidi e di genocidi e che si auspica la fine di questi orrori , perchè non domandarci come la causa di una violenza non sia spesso la mancanza di un lavoro che a un padre disperato non permette di portare a casa il pane , come la causa di violenze e femminicidi non stia in un dialogo mancato fra figli e genitori , troppo presi da lavoro e attività che non hanno permesso loro di “conoscerli” veramente ed intuirne in tempo capacità e turbamenti , e come la causa di guerre e genocidi non nasconda il vergognoso e noto marketing delle armi e una aspirazione malata di potere?
I nostri figli imparano oggi che col denaro tutto diventa facile… Ne è, in ultimo, di esempio il cosiddetto fenomeno dei diplomifici. Basta pagare e il figlio si diploma, si laurea…senza fatica, senza impegno, senza magari attitudini specifiche… E allora addio alla meritocrazia, e di nuovo ben tornato al dio denaro.. e ad un futuro sempre più incerto..
Non è nella soddisfazione di un successo fittizio che riusciremo a migliorare il mondo “guarendo” generazioni da pericolose illusioni. Se impareremo ognuno ad accettare sè stesso , a riconoscere i propri valori, le proprie capacità e anche i propri limiti, avremo bravi ingegneri ma anche bravi operai, bravi medici ma anche bravi artigiani… E tutti necessari in uguale misura.
Certo così non salveremo il mondo, ma certamente lo renderemo migliore…