10 gennaio 1547 Firenze Generalmente nelle città medievali era vietato portare le armi con se, erano esentati dal divieto i militari, le guardie e i nobili. Questo per evitare disordini, liti armate con relativi feriti o morti. La proibizione di
Il pane “sciocco”.
Il pane a Firenze è sciocco, ma mica grullo! E’ così dal Medioevo ed è famoso in tutto il mondo, per la sua caratteristica di essere completamente privo di sale, ovvero sciapo. Ma a Firenze “sciapo” un ci garba punto, per
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, quarta puntata.
Per chi avesse perso la prima puntata. Per chi avesse perso la seconda puntata. Per chi avesse perso la terza puntata. Tanti anni fa, il Calcio in Costume, partecipò ad una rievocazione storica per le strade di Firenze. Si trattava
Il Giglio simbolo di Firenze.
Quando i romani nel 59a.c. fondarono la città, gli diedero il nome augurale di Florentia, in onore della dea Flora della quale in quei giorni si svolgevano le feste floreali. O anche perché nei dintorni c’erano distese di candidi Gigli
Il Giglio Fiorentino.
La leggenda vuole che il Giglio Fiorentino, simbolo araldico della città di Firenze, abbia origine dalle vaste distese di iris, o giaggioli, che nascevano spontanei nelle campagne e lungo le sponde dell’Arno. Il termine giaggiolo altro non era che una
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, terza puntata.
Per chi avesse perso la prima puntata. Per chi avesse perso la seconda puntata. L’anno dopo le possibilità che il Torneo del Calcio in Costume potesse disputarsi erano pari a zero. Oltre alla carica della polizia contro i tifosi che
Il Badalone.
A Firenze, nel 1400, l’Arno era importantissimo anche come via d’acqua, sulla quale si faceva viaggiare qualsiasi tipo di merce, compreso il legname che proveniva dal Casentino e il marmo, che arrivava da Carrara. L’unico problema che si poteva riscontrare,
L’ungibandone per le strade fiorentine.
In passato molte delle attività commerciali e artigianali durante la notte venivano chiuse con delle semplici assi di legno che scorrevano dentro cursori in metallo. Erano queste le “bande” che a Firenze sono ancora visibili, anche se più elaborate, nelle
L’arco dei Pizzicotti.
Fino alla fine del diciottesimo secolo, Palazzo Spini Feroni occupava tutta la via e si affacciava direttamente sull’Arno attraverso un arco, stretto e buio. Nel 1824, per creare il Lungarno Acciaioli, vennero demoliti l’arco ed un torrione del Palazzo, ad
Ricordi ed impressioni di un figurante del calcio storico, seconda puntata.
Per chi avesse perso la prima puntata. Nell’anno della Grande Olimpiade di Roma, il Calcio in Costume venne invitato dal CIO insieme ad altri giochi storici d’Italia, per esibirsi nella giornata di riposo. Venni convocato dal mio Capo Gruppo alla
Le merende della nonna.
Quando ero bambina, la mia nonna per merenda ci dava pane, vino e zucchero. Nessuna merendina confezionata, nessun riguardo al fatto che “ai bambini il vino non va dato”. C’era molta semplicità, condita sicuramente da un’ignoranza (che è quella del
Carlo Gianni, il “buon samaritano”.
Esisteva in Firenze un detto oggi andato in disuso, che così diceva: “Ma icchè tu credi, che sia Carlo Gianni che faceva le spese a Baron Fottuto (Baron Fottuto si appellava un piccolo delinquentello)” Carlo Gianni non era un nome